Che la saggezza spirituale diventi i nostri occhi, la scienza le nostre mani

Amritapuri, 31 agosto 2018

Lo scorso 31 agosto si è tenuta, presso l’ashram di Amritapuri, la 15^ cerimonia annuale di consegna dei certificati di laurea dell’Università Amrita. All’evento hanno partecipato più di 1.300 studenti dei corsi di laurea e dottorato in scienze, medicina ayurvedica, biotecnologia, economia e ingegneria. I certificati sono stati consegnati alla presenza del dottor K. Sivan, direttore dell’Indian Space Research Organisation (agenzia spaziale indiana), e di Amma, che è la rettrice dell’università.
Per l’occasione gli studenti hanno indossato abiti tradizionali dorati del Kerala e i cappelli di laurea dando vita ad una lunga sfilata fino alla sala principale dell’ashram, dove si è svolta la cerimonia.
Nel suo discorso, il dottor Sivan ha esortato gli studenti a offrire il loro contributo allo sviluppo della nazione, sottolineando che questo è possibile solo se gli studenti si impegnano senza aver paura di fallire.

Swami Amritaswarupananda, presidente dell’università Amrita, nel suo discorso ha detto che l’essenza della società sono gli studenti e che l’apprendimento è un processo continuativo, per poi concludere dicendo che ognuno dovrebbe impiegare ogni istante della propria vita a beneficio della società.
Amma si è invece rivolta agli studenti con le seguenti parole: “Al giorno d’oggi, l‘armonia della natura è sempre più compromessa e la speranza del mondo sono gli studenti come voi. L’unione di amore, compassione e responsabilità sociale negli studenti come voi può portare il mondo alla pace. Invece di pensare solo alle vostre necessità, pensate anche a cosa potete fare per il bene del mondo. Dedicate la vostra vita al servizio dell’umanità e a capire come e cosa fare concretamente per proteggere l’armonia della natura. Allo stesso tempo, procedete avendo fede nel potere divino che controlla ogni cosa. Che la saggezza spirituale diventi i nostri occhi, la scienza le nostre mani. Dovremmo vivere la nostra vita aiutando l’umanità con la conoscenza che abbiamo acquisito, e per fare questo il nostro cuore dovrebbe essere pieno di compassione”.