Una visita degli agricoltori di Washim e delle loro mogli ad Amritapuri

Settembre 2008 – “A casa di nostra Madre”

 

Alcuni abitanti di Vidarbha, nei costumi tradizionali del Maharasthra, si sono recati ad Amritapuri per ricevere il darshan di Amma lo scorso 14 settembre.

Sedici donne che indossavano il madisar, un abito costituito da 9 metri di tessuto avvolto come un sari, e ventidue uomini in dhoti (abito tradizionale maschile ndt) e copricapo, sono arrivati all’ashram, realizzando così un profondo desiderio sbocciato nei loro cuori durante la visita di Amma a Washim, regione di Viddarbha, lo scorso febbraio.

 

La signora Keshaorao Lonsune ha detto: “ventidue bambini del mio villaggio hanno ricevuto da Amma una borsa di studio di 150 rupie al mese. Ora possiamo acquistare libri, scarpe e ombrelli (in India sono usati per proteggersi dal sole cocente ndt), e tutto quello che serve per la scuola. Noi vogliamo stare con Amma che ci dà tutto questo”.

 

Il signor Pandari Ingole, agricoltore, ha espresso la sua gratitudine: “Mio figlio ora lavora come elettricista all’ospedale AIMS. Riceve 3.000 rupie al mese, oltre ad alloggio e cibo gratuiti. Attualmente sta imparando il mestiere formato dai brahmachari. Grazie ad Amma, mio figlio diventerà un operaio specializzato. Questo è il suo dono per me”. A seguito del successo del programma di impiego presso l’ospedale AIMS a favore dei figli degli agricoltori, Amma ha invitato ora 10 donne a venire da Washim per essere assunte come assistenti di cucina. Lo sviluppo dei progetti è subordinato alla disponibilità di terreno edificabile.

 

Per molti giorni, il gruppo ha preso parte ai darshan quotidiani di Amma e ha avuto modo di conoscere la vita dell’ashram. Amma era preoccupata per il tipo di cibo adatto alla loro alimentazione e ha organizzato una distribuzione di chappati (un tipo particolare di pane ndt) solo dopo aver fatto controllare il loro livello di zuccheri nel sangue che lei ha definito troppo alto a causa della grande quantità di riso che stavano mangiando e cui non erano abituati.

 

Un uomo ha detto: “Tutto il mio essere è stato trasformato dal contatto con Amma. Ho deciso di non toccare più alcolici. Voglio diventare un buon figlio di Amma. Ora so come venire qui e ogni qualvolta sentirò il bisogno di vedere Amma verrò subito”.

Le signore erano grate per l’amore materno che Amma ha riversato su di loro durante la loro permanenza. Le donne hanno dichiarato che nel Maharashtra si celebra una festività nella quale le mogli tornano a casa della madre per una felice riunione.

Nel giardino che confina con la stanza di Amma le donne si sono meravigliate nel vedere una grande altalena molto simile a quelle che erano solite usare a casa loro. Le donne non hanno saputo resistere e, salite audacemente in piedi, a due a due, hanno cominciato a dondolarsi. Hanno detto che a casa, oscillano tanto in alto da riuscire a strappare coi denti le foglie dei rami più alti! “Ci sentiamo come a casa di nostra madre”, hanno aggiunto gioiosamente.

 

Tutte le persone del gruppo hanno donato 100 rupie per le opere umanitarie di Amma. “L’anno prossimo, per il compleanno di Amma, verremo a lavorare come volontarie per servire Amma!”, hanno dichiarato.

 

LE DIFFICOLTA’

All’ashram, con l’aiuto di Ravi, un assistente sociale locale ed esperto di agricoltura, un gruppo di uomini e donne di Washim ha illustrato la sua situazione. Il gruppo era venuto per chiedere ad Amma di costruire un tempio, una scuola e un ospedale nella loro zona. Volevano assicurare a se stessi un futuro migliore, con l’aiuto di Amma.

 

Essi hanno spiegato le difficili condizioni che devono affrontare a Washim e quanto la situazione sia ormai disperata a causa della siccità di quest’anno. Per la prima volta in assoluto, perfino i distretti ufficialmente considerati al sicuro dalla siccità hanno sofferto di scarse piogge. Si sono avuti solo 10 cm di pioggia, un decimo della quantità consueta e la falda acquifera è sempre troppo bassa. Nella loro area sottosviluppata, non esistono investimenti in tecniche di raccolta dell’acqua e i pozzi scavati sono vuoti o contenenti quantità d’acqua troppo scarsa. Molti agricoltori sono privi di mezzi per irrigare.

 

Non c’è stato raccolto quest’anno. I contadini che hanno potuto avere un raccolto di soia, la maggiore coltivazione della regione, non hanno avuto acqua per irrigare il secondo raccolto della stagione. In queste fattorie, le donne non hanno lavorato per ben otto mesi. A peggiorare le cose, la soia è diventata un raccolto non redditizio perché si vende a meno dei costi di produzione. Gli agricoltori non hanno altra scelta. I pascoli sono aridi e non c’è foraggio per gli animali tanto che il governo ha dovuto fornirlo attraverso centri speciali di stoccaggio di cibo per il bestiame. Inoltre, come se le catastrofi naturali non bastassero, gli agricoltori devono anche superare molti ostacoli burocratici.

Se un contadino riceve un sussidio per comprare una mucca, deve coprire un terzo del costo totale ma quando cerca un venditore, il prezzo dell’animale spesso è salito tanto che egli deve pagare l’aumento di tasca propria.

 

Oltre ai problemi legati alla fattoria e all’irrigazione, gli agricoltori devono affrontare anche ostacoli concernenti la scuola e la salute. Le persone non possono pagare la retta richiesta dalle scuole che insegnano le materie in inglese – passo essenziale per frequentare un livello di istruzione superiore. Il sistema sanitario è scadente, talvolta i piccoli ospedali governativi locali non hanno medicine a sufficienza e gli ospedali delle grandi città, in possesso delle attrezzature e idei farmaci essenziali, sono oltre la portata di questi abitanti di piccoli villaggi che non possono neppure affrontare il costo di un viaggio, per non parlare di quello delle medicine.

 

Ad ogni svolta della loro vita, le famiglie contadine dei villaggi intorno a Washim trovano degli ostacoli. Non sorprende che il tasso dei suicidi stia crescendo e che esse cerchino disperatamente un ente onesto che dia loro istruzione e assistenza sanitaria adeguate.

 

Questa è la ragione per la quale vogliono che Amma realizzi un tempio Brahmasthanam nella loro regione. Essi pensano che se Amma costruirà un tempio Brahmasthanam, ella poi costruirà anche una scuola e un ospedale. Affermano che se ci sarà una guida spirituale, le persone ascolteranno e agiranno secondo il dharma.
Sono convinti che solo un programma di sviluppo spiritualmente condotto potrà funzionare.