4-7 Dicembre 2013 – Filippine
La comunità mondiale è rimasta impressionata dalla violenza del tifone Yolanda che ha colpito le Filippine lo scorso novembre. Questo ciclone tropicale ha raggiunto i 370 km/h distruggendo quasi il 90% delle abitazioni in molte aree del paese. Il ciclone, il più devastante nella storia delle Filippine, ha portato via la vita a 6.000 persone, colpendone un totale di undici milioni e lasciando un numero illimitato di senzatetto.
Quando Amma ha ricevuto la notizia riguardo alla tragedia, è intervenuta subito, donando 2 milioni di dollari per la ricostruzione, soccorsi e sostegno a lungo termine per le vittime del disastro.
Amma ha mandato in sua rappresentanza il monaco Swami Ramakrishnananda Puri a visitare le zone colpite per valutare la situazione direttamente sul campo. Il quarto giorno di visita, il monaco era accompagnato da volontari del Giappone e di Singapore, assieme al Senatore Jamby Madregal di Manila.
Dopo l’arrivo a Manila, il gruppo ha preso un aereo militare per Tacloban City, nella provincia di Leyte, e ha visitato uno stadio locale coperto che ha fatto da rifugio a 3000 persone. Insieme al monaco e al Senatore Jambi, i volontari hanno distribuito cibo cotto alle persone che hanno perso tutto nel ciclone. È stata la prima volta dopo quasi un mese che le vittime hanno potuto mangiare un pasto caldo, cosa che ha donato loro un sorriso.
In un altro campo di rifugiati, il monaco ha incontrato il Sig. Petilla, Governatore della provincia di Levte, per discutere il piano delle operazioni di assistenza. Ha anche preso parte agli incontri principali in merito al soccorso presso la residenza del Membro del Congresso, il Sig. Martin Romualdez, e si è unito poi a uno degli agenti occupati nelle operazioni di soccorso per un giro in elicottero al fine di avere una vista aerea per potere valutare meglio la situazione.
Parlando con le persone di Tacloban, Swamiji ha sentito molte storie tristi, ma anche alcune miracolose, come quella del sindaco Sig. Romualdez. Durante il tifone, lui si trovava in casa e, quando il livello dell’acqua è incominciato ad aumentare, è salito sopra un tavolo e poi lentamente si è arrampicato sul tetto dell’edificio. Affrontando venti a 250 km/h ha fatto un buco in un altra parte del tetto dalla quale ha potuto ridiscendere. Nello stesso momento, sua moglie e i loro due bambini erano rimasti intrappolati in macchina. Sono riusciti a uscirne ma sono dovuti rimanere poi per quasi due ore attaccati a un palo per sopravvivere al disastro.
Il team lascia le Filippine il 7 dicembre, commosso e rattristato da questa immensa tragedia umana, ma consapevole che le braccia compassionevoli di Amma saranno in grado di risollevare la situazione e creare una grande trasformazione nelle vite di coloro che sono rimasti colpiti.
Swami è ora in contatto con le autorità locali per discutere i prossimi passi del programma di ricostruzione di Embracing The World.
{phocagallery view=category|categoryid=182|displayname=0|displaydetail=0|displaydownload=0}