Summit AYUDH – Giovani alla scoperta della scienza della felicità

MA Center, Germania, 21 luglio 2018

Evento conclusivo del 14° summit europeo dei giovani AYUDH.
A prescindere da chi siamo, da cosa facciamo e da dove veniamo, c’è una cosa che ci accomuna tutti: il desiderio di essere felici. Purtroppo però, nella nostra vita quotidiana, non parliamo mai di cosa sia la vera felicità e di come possa essere raggiunta, preservata e condivisa.
Oggigiorno, soprattutto i giovani faticano a trovare nella loro vita un significato, uno scopo e l’appagamento, in un mondo fatto di stimoli e impulsi sempre nuovi e sempre più forti. Presi dai social media, schiacciati dalla pressione a scuola e senza esempi da seguire, per i giovani è difficile sviluppare l’intelligenza emozionale e spirituale necessaria a mantenere un atteggiamento mentale salutare ed equilibrato. Con l’obiettivo di esplorare i percorsi che conducono a stati permanenti di felicità e pace interiore, l’evento conclusivo del summit AYUDH ha riunito giovani ed esperti provenienti dai campi della spiritualità, della psicologia, della politica, dei media e dell’istruzione per far sì che potessero condividere le loro storie, le loro opinioni e le loro intuizioni sull’argomento. L’evento è stato cofinanziato dall’Unione Europea e realizzato in collaborazione con il No Hate Speech Movement (“Movimento per la comunicazione non violenta”, organizzazione avente lo scopo di contrastare tutte le forme di discriminazione e cyberbullismo).

Swami Amritaswarupananda

Nel suo discorso, Swami Amritaswarupananda ha detto: “Noi tutti abbiamo bisogno di tre cose per essere felici: la salute, la prosperità e la conoscenza, sia interiormente che esteriormente. Senza queste cose, nessun essere umano può esistere. Invece, se questi tre aspetti sono perfettamente bilanciati, la vera felicità sorgerà spontaneamente”.
Dopo il discorso si è tenuto un interessante e appassionante dibattito, moderato da Veronica Soboleva, docente presso la Harbour Space University. Nel corso del dibattito, Emma Kenny, psicologa, conduttrice televisiva, scrittrice e opinionista ha sottolineato: “Credo che ogni giorno della nostra vita ci insegni qualcosa. La felicità ci viene venduta e raccontata, mentre io penso che sia qualcosa che deve sorgere dentro di noi”. Simon Kuany dell’UNESCO MGIEP (istituzione fondata dall’UNESCO e dal governo indiano allo scopo di diffondere un’istruzione che promuova lo sviluppo sostenibile, la pace, la non-violenza e l’accettazione delle diversità culturali) ha affermato: “La felicità è una combinazione di soddisfazione, forza interiore e comprensione che tutto è ciclico e transitorio”. L’intervento finale è stato tenuto da Lucia Rjiker, ex campionessa di pugilato, attrice, allenatrice e motivatrice, la quale ha detto: “La felicità non è nella ricerca della perfezione, ma nell’accettazione”.
Condividendo i sentimenti di molti giovani presenti, Gabrielle Auban dalla Francia, responsabile di progetto, ha concluso dicendo: “La mia più grande soddisfazione è avere Amma nella mia vita e sapere che non sarò mai sola nell’affrontare qualsiasi cosa mi capiti”.
I vari esperti presenti, pur adottando approcci diversi per conseguire la felicità nella propria vita, convenivano sul fatto che il fondamento della pace e della felicità durature siano un’istruzione basata sui valori, la disposizione a donare e l’insegnare alle nuove generazioni a sviluppare la forza mentale ed emozionale. La felicità è qualcosa che va coltivata dall’interno e non può essere trovata inseguendo soltanto obiettivi esteriori.
L’AYUDH si pone l’obiettivo di tradurre questi principi in azioni, fornendo ai giovani opportunità di crescita personale e servizio alla società, e promuovendo la nascita di una generazione di giovani pronti a impegnarsi per fare la differenza.
Negli ultimi 12 mesi, il gruppo AYUDH europeo ha raggiunto i 1.300 membri e ha avviato più di 40 progetti sociali.
Swami Amritaswarupananda ha conferito l’annuale premio AYUDH al gruppo greco, che si è contraddistinto per aver promosso le migliori iniziative, tra le quali un progetto per donare cibo ai senzatetto, la pulizia di una spiaggia, una campagna online per far conoscere i benefici ecologici del veganesimo e un progetto per arrivare a rifiuti-zero. Inoltre il gruppo greco si è impegnato per promuovere l’uguaglianza di genere e ha organizzato ad Atene il seminario Social Impact Leadership (seminario volto a fornire ai giovani le conoscenze necessarie per promuovere progetti utili a contrastare le principali problematiche sociali odierne).
Nel corso dell’evento sono state presentate anche le nuove iniziative promosse dall’AYUDH, tra cui una serie di incontri nelle scuole volti a contrastare l’odio su internet e favorire comportamenti corretti tra i giovani, per far sì che internet diventi un luogo di dialogo pacifico e rispettoso, promuovendo quindi la felicità piuttosto che l’odio.