Punarjani: campagna a favore della donazione degli organi

9 novembre 2012

Kochi, Kerala

Facoltà di Medicina dell’Università Amrita

Il Dipartimento di Trapianto Organi della Facoltà di Medicina dell’Università Amrita ha organizzato un seminario dal titolo “Consapevolezza sulla donazione degli organi” in collaborazione con l’Higher Secondary National Service Scheme (organizzazione governativa indiana che si pone l’obiettivo di coinvolgere studenti e docenti di scuole superiori in attività di volontariato al servizio della società, ndt).

Il seminario, svoltosi il 9 novembre presso l’Istituto Amrita di Scienze Mediche (AIMS) e rivolto a docenti di scuole superiori, rientrava nell’iniziativa Punarjani, un progetto promosso dal National Service Scheme con lo scopo di diffondere una maggiore consapevolezza sul tema della donazione degli organi nella società.
L’iniziativa è stata inaugurata dal sindaco di Kochi, Tony Chammany.

Al seminario hanno partecipato circa 100 docenti, offertisi come volontari, provenienti da scuole superiori di tutto il Kerala (stato dell’India del sud, ndt). A loro adesso spetta il compito di trasmettere ad altre persone le conoscenze acquisite sul tema della donazione degli organi.

 

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Il dottor Sudhindran, professore e direttore del Dipartimento di Trapianto Organi, ha spiegato ai presenti l’importanza della donazione degli organi provenienti da quelle persone decedute in cui è stata accertata la morte cerebrale. Organi come fegato, reni, cuore, pancreas, intestino e cornee potrebbero essere reperiti da questi donatori.
E ha sottolineato: “Una maggiore consapevolezza su questo aspetto consentirebbe di salvare molte vite umane. Se tutti noi decidessimo di donare i nostri organi dopo la morte, il beneficio che ne deriverebbe sarebbe immenso.”

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Il dottor Unni, professore e direttore del Dipartimento di Nefrologia dell’Università Amrita, ha chiarito il concetto di morte cerebrale, ovvero la cessazione irreversibile di tutte le funzionalità cerebrali: “La morte cerebrale viene dichiarata nel momento in cui il paziente soddisfa determinati criteri di irreversibilità. Il test viene ripetuto 6 ore dopo, prima di poter ufficialmente certificare la morte cerebrale. Tale certificato viene rilasciato da un team di medici designati dallo stato, tra i quali vi è un neurologo.”

Il dottor Noble, coordinatore locale del programma statale a favore delle donazioni post-mortem, ha illustrato le linee guida e le iniziative governative sul tema. E poi ha aggiunto: “Il sito governativo Mrithasanjeevani contiene tutte le informazioni sulla distribuzione degli organi disponibili per i trapianti sul territorio nazionale. Questo garantisce equità e trasparenza.”

Al seminario sono intervenuti anche molti altri medici esperti in materia, tra cui specialisti dell’Università Amrita e di altre organizzazioni statali, oltre a giornalisti, familiari di donatori post-mortem e i beneficiari di tali donazioni.

Il professor Godwin, docente della scuola superiore St. Alberts di Kochi, ha così commentato la sua partecipazione al seminario: “Questa è stata la prima iniziativa a favore della donazione degli organi che si sia mai svolta nello stato del Kerala. Le informazioni che ci sono state fornite sono molto preziose e ci aiuteranno a sfatare i miti e le paure sulla donazione degli organi profondamente radicati nell’immaginario collettivo.”