Lo scorso 30 ottobre un paziente di 30 anni è stato ricoverato dai parenti presso l’Amrita Hospital a causa di una ferita da arma da fuoco. Il suo amico, uno studente di 10 anni, lo aveva accidentalmente colpito, dalla distanza di circa un metro, con un’arma ad aria compressa procurandogli una ferita nella regione temporale sinistra, 2 centimetri prima della congiunzione dell’orecchio sinistro causando un’emorragia abbondante. Il paziente era stato portato subito al più vicino ospedale di Trichur in cui era stata fatta la diagnosi. La TAC del cervello mostrava un corpo estraneo metallico consistente in un proiettile situato nel lobo temporale sinistro con verosimili frammentazioni nella zona di ingresso dell’osso temporale sinistro. Ricoverato presso l’Amrita Hospital per ulteriori cure, è stato sottoposto a un’operazione chirurgica, con assistenza di endoscopia robotica, da parte del chirurgo dr. Parasuram del Dipartimento di Neurochirurgia.
È risultato che il proiettile era collocato al lobo sinistro del cervello e non vi erano pseudo aneurismi che coinvolgessero vasi sanguigni intracranici. I parenti sono stati informati dettagliatamente sulla criticità della ferita e sulle possibili complicazioni neurologiche successive all’intervento, venendo anche avvertiti che il proiettile non sarebbe stato rimosso qualora ci fosse la possibilità di danneggiare le strutture neurovascolari circostanti. Ricevuto il consenso e dopo un accertamento per l’anestesia, il paziente è stato preparato per l’operazione chirurgica con assistenza di endoscopia robotica per rimuovere il proiettile, il 5 novembre. Sono state fatte piccole incisioni di circa 8 centimentri nel cranio e il proiettile è stato rimosso con successo. Dopo l’intervento il paziente è stato spostato in terapia intensiva per la stabilizzazione neurologica. La condizione generale di salute e l’aspetto del paziente sono stati diagnosticati come nella norma. La procedura endoscopica è stata un successo e il paziente è stato dimesso dopo pochi giorni.