Prevenzione della cecità in Kenya

8 maggio 2015 – Kenya

Per la quarta volta, Embracing the World ha collaborato con “Stop Blindness” (“Debellare la Cecità”) e “Vision without Borders” (“Visione senza frontiere”) per prevenire la cecità in Kenya. Sotto la guida della dottoressa spagnola Maria Isabel Signes Soler, dal 10 al 19 Aprile 2015 sono stati condotti 154 interventi chirurgici presso l’Ospedale pubblico di Busia.

 

 

La contea di Busia è situata in una zona rurale del Kenya, vicino al confine con l’Uganda. Un’equipe di oftalmologi locali si era occupato di condurre le analisi preliminari selezionando i pazienti con cataratta e altre problematiche ambulatoriali. I pazienti erano estremamente grati per aver ricevuto terapie gratuite e complete.

La maggior parte degli interventi chirurgici sono serviti a rimuovere cataratte, mentre sono state trattate anche alcune altre patologie oculari, quali, ad esempio, lo Pterigium e il melanoma congiuntivale.

Giovani pazienti di 9, 12 e 13 anni sono stati operati di cataratta traumatica. Poiché si è constatato che la presbiopia non corretta era uno dei disturbi più diffusi, sono stati consegnati ai pazienti occhiali da lettura gratuiti.

Una donna anziana ha raccontato ai medici che i suoi due figli erano morti. Ora viveva da sola, non aveva nessuno che la aiutasse e la cosa si stava rivelando molto difficile per lei, con una acuità visiva inferiore a un decimo in ciascun occhio. L’equipe medica ha eseguito un intervento per rimuovere le cataratte da entrambi gli occhi. Dopo la seconda operazione, la donna si è messa a ballare piena di gioia nella sala operatoria stessa.

Un’altra donna soffriva di lebbra e non poteva più camminare. L’operazione a entrambi gli occhi le ha ridato la vista e l’ha resa molto felice.

L’Onorevole Sospeter Odeke Ojaamong, Governatore della contea di Busia, ha incontrato i medici esprimendo profonda gratitudine e apprezzamento per la loro dedizione e il duro lavoro da essi svolto. Anche i beneficiari delle cure avevano il cuore colmo di gratitudine verso Amma e l’equipe medica per l’aiuto ricevuto.