STATI UNITI D’AMERICA
In seguito agli uragani Katrina e Rita – che hanno colpito gli Stati Uniti rispettivamente nell’agosto e nel settembre 2005 – più di 100 gruppi di volontari di Amma sparsi nel Nord America hanno risposto donando di cibo, vestiario, articoli scolastici e altri prodotti di prima necessità. Sono stati largamente forniti assistenza medica e sostegno emotivo.
Attraverso Internet, i volontari hanno aiutato i dispersi a ritrovarsi. Nel dicembre 2005, il MA Center (situato a San Ramon, California) ha donato 1 milione di dollari alla Fondazione Katrina Bush-Clinton. La donazione è una delle più sostanziose che la Fondazione – gestita dagli ex Presidenti
U.S.A. George Bush Senior e Bill Clinton – abbia ricevuto da un’organizzazione non governativa.
INDIA
Gujarat
Dal 2001, il MAM è intervenuto a seguito di numerose calamità naturali, fornendo soccorsi immediati di emergenza e realizzando programmi di ricostruzione a lungo termine. Il principale ospedale di Amma, l’AIMS, fornisce rapidissime e competenti cure mediche e il gruppo di addetti alla costruzioni edili del MAM ricostruisce le abitazioni.
Sono offerte anche opportunità di istruzione, corsi professionali e lavoro.
Kashmir
In risposta al terremoto che ha devastato le zone al confine del Kashimr e del Pakistan nell’ottobre del 2005, Amma ha inviato una squadra di soccorso a consolare le vittime e a distribuire cibo, coperte e altre provviste.
Nel luglio 2005, alluvioni torrenziali hanno colpito milioni di persone, specialmente gli abitanti delle baraccopoli, le cui abitazioni di fortuna sono state spazzate via. Il MAM ha fornito immediatamente cibo e materassi. Medici accompagnati da due ambulanze perfettamente attrezzate hanno prestato cure a circa 50.000 pazienti e distribuito medicine per il valore di €850,000.
Mumbai
Nel gennaio 2001, il distretto di Bhuj nel Gujarat è stato colpito da un terremoto devastante nel quale hanno perso la vita 20.000 persone. Amma ha inviato un gruppo di soccorso composto da 12 medici, due ambulanze e 100 studenti volontari da Amrita University. Il MAM ha incontrato anche i leader della zona e ha adottato interi villaggi costruendo in totale 1.200 case. Nell’agosto 2006, la città di Surat ha subito una grave inondazione che ha causato la morte di 300 persone. Amma ha mandato un gruppo di medici che si è occupato di circa 3.000 pazienti e ha distribuito medicine per €28,000.
OPERE DI SOCCORSO DOPO L’ALLUVIONE NEL BIHAR
Il 18 agosto 2008, in Nepal, il fiume Kosi straripò attraverso un argine artificiale. L’alluvione ebbe grande portata e inghiottì metà del confinante stato indiano del Bihar. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, 3.3 milioni di persone furono vittime del disastro e di queste un milione rimase senza casa. I raccolti furono devastati e non c’era più acqua potabile.
Il 10 settembre, il MAM si impegnò per €313.000. L’ospedale AIMS inviò squadre di specialisti e paramedici che visitarono oltre 500 pazienti al giorno. I discepoli monastici guidarono le squadre e stabilirono il primo campo base nel distretto di Purnia, dove furono rapidamente costruiti tre alloggi temporanei per i senza tetto. Un secondo campo fu allestito nel distretto di Supaul, dove furono completati quattro alloggi. In totale, nelle abitazioni temporanee furono alloggiate 1.500 vittime dell’alluvione.
Un ospedale temporaneo fu mantenuto a Supaul per un mese. La squadra medica restò nel Bihar per più di due mesi, curando 50.000 persone attraverso ben 100 campi medici. Furono investiti in medicine €47.000. Migliaia di tende, coperte e impermeabili furono distribuite insieme a cucine e recipienti, cibo, vestiario, e materiale educativo.
Da Kochi, a 2.500 km di distanza, furono inviate due ambulanze dotate di attrezzature all’avanguardia. Entrambe le ambulanze disponevano di Raggi-X, ECG, laboratori di esami delle varie patologie, servizi cardiologici specializzati e una connessione satellitare con l’ospedale AIMS.
Il Ministro del Lavoro del Bihar, Avdesh Narain Singh, espresse la sua gratitudine al MAM, dicendo: “Le persone del MAM stanno lavorando instancabilmente per servire le vittime dell’alluvione. Mi chiedo perfino se dormano di notte! Siamo molto grati al MAM per aver risposto al nostro appello e per essere accorso in questo tempo di bisogno”.