febbraio 2015
Lo scorso Febbraio, 63 studenti giapponesi di IVUSA sono ritornati allo stesso piccolo villaggio di Chandrapuri, nello stato dell’Uttarakhand, dove, lo scorso anno, avevano aiutato a costruire nuove abitazioni, partecipando al progetto di soccorso agli alluvionati.
Quest’anno, gli interventi sono stati estesi alla costruzione di una nuova scuola. Dopo l’alluvione, gli studenti sono stati costretti a studiare in un piccola capanna prefabbricata poco illuminata. Gli energici studenti giapponesi, sono stati più che felici di cogliere la meravigliosa opportunità di aiutare e hanno lavorato simultaneamente a due progetti:
– demolizione di vecchi edifici scolastici e pulizia della zona,
– trasporto di materiali da costruzione come: sabbia, mattoni e metallo al cantiere per produrre calcestruzzo.
Durante il soggiorno di due settimane, gli studenti, pieni di energia, avevano cura gli uni degli altri, lavorando insieme come un gruppo ben affiatato e, allo stesso tempo, godendo di ogni momento. E ‘stato bello vedere la loro felicità e tutti erano guidati dalla stessa intenzione, quella di far sorridere le persone e vederle felici, mentre svolgevano il loro servizio.
Ogni studente ha lavorato part-time nel corso dell’anno, per poter coprire le spese aeree e di viaggio. Arrivando da un paese pieno di comfort e prodotti tecnologici, fin qui, ai piedi delle montagne dell’Himalaya, dove non c’è acqua calda o energia elettrica, gli studenti, hanno colto al massimo questa rara opportunità di ottenere qualcosa di più prezioso: gioia e felicità, che non possono essere comprate.
Durante il loro soggiorno, hanno gioito nel celebrare Holi, la festa dei colori, facendo il bagno nelle acque ghiacciate del fiume Mandakini, mangiando curry vegetariano ogni giorno e sperimentando lo yoga, esposti al freddo sul tetto, ma con l’impagabile vista delle cime innevate dell’Himalaya. Gli studenti hanno anche avuto modo di vedere la cerimonia sulle rive del sacro Gange dalla scalinata Har-ki-Pauri nella città di Hardwar. L’esperienza ha superato la loro immaginazione e il tempo trascorso in India ha lasciato in loro ricordi che non dimenticheranno per il resto della loro vita.
Una signora del villaggio ha riferito che gli studenti giapponesi hanno trasmesso lo spirito del servizio con il loro grande lavoro e ha molto apprezzato la loro venuta al villaggio dicendo: “Siamo così felici di rivedervi tutti!”. Uno studente ha risposto: “Che cosa possiamo fare ancora per servirvi? Che altro possiamo fare la prossima volta?”. “Venite soltanto a mostrarci nuovamente il vostro sorriso, non vogliamo nient’altro. Buhud Dhaniyavad (grazie molte)”.
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