9 gennaio 2012, campus universitario di Amritapuri
All’inizio di ogni anno accademico, agli studenti del primo anno di tutti i campus dell’università Amrita viene insegnata la tecnica di meditazione IAM (Integrated Amrita Meditation – meditazione integrata Amrita).
Grazie ad una semplice combinazione di asana (posizioni yoga, ndt), pranayama (esercizi di respirazione, ndt) e meditazione, la IAM richiede soli 20 minuti di pratica giornaliera.
Se eseguita regolarmente e con dedizione, tale tecnica consente di calmare la mente, potenziare la capacità di concentrazione e migliorare la salute e il modo di affrontare la vita.
Per aiutare gli studenti a far diventare la IAM parte integrante della loro vita quotidiana, in vari campus vengono impartite anche lezioni di ripasso della tecnica. Tali lezioni, tenute da insegnanti che spesso sono anche membri accademici, continueranno per tutto il semestre corrente.
R. Chinamayi, docente del dipartimento di ingegneria elettronica e delle telecomunicazioni dell’università Amrita, nonchè insegnante di IAM, afferma: “Il fatto che anche il personale accademico pratichi la meditazione è di grande ispirazione per gli studenti. Dopotutto, Amma dice che la spiritualità è la scienza pratica della vita.”
All’inizio dell’anno accademico si tiene una lezione della durata di 4 ore nella quale viene insegnata agli studenti la tecnica; invece, le lezioni di ripasso durano circa 45 minuti.
“Per rendere le lezioni più piacevoli, vengono svolti anche dei giochi e mostrati dei video.” – queste le parole di Br. Mukesh, che nell’anno in corso ha impartito la lezione introduttiva alla IAM nei campus universitari di Amritapuri, Bengalore e Coimbatore.
Br. Mukesh si recò all’ashram (centro spirituale, ndt) di Amma per la prima volta molti anni fa, con l’intenzione di imparare la tecnica di meditazione e di insegnarla agli alunni della scuola in cui lavorava a quel tempo, in un villaggio nella regione dell’Himalaya. A tal riguardo ha affermato: “La mia intenzione era di ritornare al villaggio quanto prima, ma fui così ispirato da Amma, che decisi di restare all’ashram.
Quest’anno, grazie all’aiuto di Amma, sono riuscito ad insegnare la tecnica IAM ad oltre 3.000 studenti dell’università Amrita.”
Parlando delle sue impressioni sull’insegnamento della meditazione agli studenti, ha aggiunto: “Una delle sfide più grandi nel tenere una lezione per così tanti studenti è quella di dover parlare di un argomento non banale come la meditazione ad un gruppo di giovani pieni di vitalità. Hanno sempre tantissime domande da porre ed è veramente bello vedere il loro entusiasmo. Ma piuttosto che discutere a lungo della meditazione dal punto di vista teorico, è molto meglio provarla.
Qualunque dubbio possano avere, si dissolve nel momento in cui iniziano a praticarla. Ci impegniamo al massimo per dare ad ogni studente la giusta attenzione e perché ci sia una buona armonia durante queste lezioni. Questo è un aspetto molto importante.
Molti studenti affermano che la pratica regolare della meditazione ha prodotto in loro dei cambiamenti, sia dal punto di vista fisico che da quello psicologico.
Perciò è nostra intenzione far diventare tale attività parte integrante del curriculum e della routine quotidiana degli studenti.
Tutti i problemi che esistono nel mondo sono causati dall’incapacità di controllare la propria mente. E questo tema va affrontato con urgenza. Tutto ciò che davvero conta nella nostra vita – la pace, la felicità, la gioia, l’amore e la creatività – risiede al di là della mente ed è questa la sorgente a cui noi attingiamo durante la meditazione.”