06 novembre 2012
Centro di Amma – Le Domaine du Paradou
Francia
Tra il programma di Tolone e quello di Barcellona, Amma, insieme al gruppo con cui viaggia, ha visitato il nuovo ashram (Centro spirituale, ndt) nel sud della Francia, ‘Le Demaine du Paralou’ vicino a St. Michelle de Baume. St. Michelle de Baume è una graziosa cittadina del tredicesimo secolo: le case in pietra dai tetti ricoperti di tegole hanno come centro la cattedrale di St. Maxime, famosa per essere associata a Maria Maddalena. La tradizione regionale narra che le tre Marie lasciarono la Terra Santa dopo la morte di Cristo e, viaggiando su una barca senza vele e senza timone, sbarcarono nel sud della Francia. La gente del luogo sostiene che Maria Maddalena abbia vissuto lì, convertendo le persone e compiendo miracoli e si dice che le sue spoglie giacciano in una grotta nelle vicinanze.
Il nuovissimo centro, un mulino del tredicesimo secolo costruito sulla sponda di un piccolo fiume, è incantevole quanto la cittadina. Il ruscello che scorre sotto la casa alimentava un tempo la ruota del mulino. All’interno, due antiche e grandi ruote di mulino e alcune travi di legno formano un imponente camino. A completare la scena, una piccola cascata che si riversa nelle vicinanze unisce il suo suono allo scorrere del fiume, alle increspature dell’acqua e al fruscio delle foglie secche delle molte varietà di alberi che crescono sulla proprietà.
Amma ha chiesto ai laboriosi volontari locali di pranzare al Centro e molti di loro sono giunti prima di mezzogiorno, tra la foschia e la pioggia. Dalla camera di Amma alla sala preparata per servire il pranzo erano stati stesi a terra dei bei tappeti, ma durante il tragitto, Amma ha inaspettatamente girato a sinistra, dirigendosi verso la cascata, seguita da una scia di persone proprio come mamma papera con i suoi anatroccoli. Amma è rimasta per qualche tempo a osservare l’acqua, sembrava assorta nel suo mondo interiore, poi è tornata nella sala da pranzo dove si è seduta su una sedia rossa davanti a un lungo drappo, rosso anch’esso.
Come al solito, Amma ha chiesto che venissero raccontate storie e aneddoti spirituali; i presenti erano ben preparati a riportare qualche racconto davvero interessante e commovente sulle loro esperienze con lei. Amma ha ascoltato attentamente le loro storie con una luce dolce e amorevole sul volto, e si poteva notare come fosse in uno stato lievemente interiorizzato.
Amma ha detto che, anche mentre dava il darshan (abbraccio, ndt), pensava costantemente agli sforzi e al sacrificio dei volontari impegnati nell’imponente programma di Tolone… Amma ha aggiunto di augurarsi che essi possano conservare sempre quella stessa attitudine di unione tra loro.
Amma ha servito un delizioso pranzo composto di pasta, shish kebab vegetariano, torta al cioccolato e salsa di mele. Cucinare questo squisito pasto per oltre 400 persone aveva richiesto molte ore di preparazione ai cuochi e ai loro aiutanti, in difficili condizioni meteorologiche e sotto un cielo piovigginoso, ma si poteva percepire l’amore con cui l’avevano preparato.
Poi è giunto il momento che tutti stavano aspettando, e Amma non li ha delusi: ha cantato e danzato regalando ai volontari locali un indimenticabile pomeriggio e l’ispirazione a continuare il duro lavoro necessario per trasformare lo storico mulino in un funzionale Centro di Amma. Nessuno voleva che questi magnifici momenti finissero e così Amma, con la sua tipica umiltà, ha chiesto il permesso di congedarsi. Con le lacrime agli occhi i presenti hanno annuito dicendo: “Merci, Amma!”.
Ma Amma non è andata via subito. Ha continuato il suo giro nella tenuta dando alcune istruzioni mentre camminava, e ha finito l’ispezione guardando fuori dalla finestra che si affaccia sul ruscello che scorre sotto l’edificio. Era l’immagine di un momento perfetto: Amma in piedi, assorta e radiosa, incorniciata dalle antiche pietre grigie del mulino. In ogni satsang (discorso spirituale, ndt) Amma menziona il punto centrale dell’amore e dell’unità da cui dovrebbero fluire ogni azione e pensiero. Abbiamo avuto questa visione all’apice della sua fioritura sia al programma di Tolone sia alla fondazione del nuovo Centro che hanno richiesto totale impegno, capacità di organizzazione e concentrazione. Forse è questo il miracolo più grande: come le persone più comuni possano trasformare se stesse e imparare a sacrificare i propri bisogni e comodità per aiutare gli altri.
Amma è salita sul camper e si è allontanata, seguita a breve dal suo gruppo. Abbiamo viaggiato attraverso campi arati color cioccolato, vigneti color ruggine e giallo, intercalati da campi verde smeraldo. In seguito siamo giunti ai piedi di una collina calcarea ricoperta di timo selvatico, rosmarino e lavanda. Siamo arrivati a Barcellona a metà serata, abbiamo montato le bancarelle, le tende delle cucine e poi siamo andati a dormire. Di lì a poche ore lo staff della cucina si sarebbe svegliato per cominciare il suo lavoro nel freddo della mattina, e così pure lo staff dello shop e della sala, e nuovamente si sarebbe ripetuto il miracolo di un altro programma di Amma.