La storia di Athira: salvata da Amma, oggi aiuta lei a salvare gli altri

Amma ha celebrato il matrimonio tra Athira e Sandeep ad Amritapuri dove entrambi lavorano negli AMMACHI Labs.

Punti chiave

  • Athira afferma che sarà per sempre grata ad Amma che si è presa cura di lei dopo la morte del padre a 38 anni in quanto alcolizzato. Sua madre aveva malattia mentale severa e soffriva di frequenti attacchi epilettici. 
  • Amma ha celebrato il matrimonio di Athira e Sandeep ad Amritapuri, dove entrambi lavorano negli AMMACHI Labs. Amma con le lacrime agli occhi ha dichiarato che Sandeep mostra di avere il cuore pieno di compassione accettando Athira nella sua vita ed Amma è felice per loro. 
  • Nonostante l’infanzia traumatica di Athira questa esperienza le ha dato la forza per aiutare i bambini che soffrono. Il suo lavoro negli AMMACHI Labs prevede viaggiare per i villaggi poveri aiutando le donne ad emanciparsi attraverso training formativi.  

La storia di Athira è un altro esempio di come Amma sia lì per chiunque porti le sue pene — che a volte risultano insostenibili anche solo da ascoltare per alcuni di noi. Ma Amma ascolta e si prende cura di tutti quelli che le chiedono protezione e li guida verso una vita felice e serena.  

Athira venne salvata da Amma all’età di 15 anni quando venne accolta nell’orfanotrofio dell’Ashram che si trova a Paripally, nel Kerala. Nonostante i gravi traumi subiti nell’infanzia, Athira afferma di esser grata ad Amma per averle permesso di condurre una vita di aiuto al prossimo che si trova in condizioni di sofferenza anche peggiore di quella da lei patita.  

Athira ha condiviso la sua storia dopo la celebrazione del matrimonio da parte di Amma con Sandeep: entrambi lavorano per gli AMMACHI Labs all’Amrita University. Amma con lacrime di gioia ha benedetto l’inizio di questo nuovo capitolo della loro vita.  

“Sandeep mostra di avere il cuore pieno di compassione accettando Athira nella sua vita ed Amma è felice per loro. Amma domanda che tutti benedicano e preghino per gli sposi ed augura alla sorella minore di Athira di trovare un marito altrettanto amabile. Il padre di Athira è morto giovane e la madre era psichicamente instabile e soffriva di epilessia severa.” Ha detto Amma.  

“Per me, Amma è e sarà sempre tutto: è mia madre, mio padre , la mia amica e il mio Guru— tutto.” Ha detto Athira: “Amma era così felice al nostro matrimonio. Ha detto che Sandeep ha molta compassione nel cuore e questo è il motivo che gli ha fatto scegliere me, comprendendo la vita che ho attraversato ed accettandomi. Per cui penso che sì sia stata Amma a darmi questa vita con lui.”  

Athira e Sandeep sono molto diversi dai genitori di Athira, che si sposarono giovani e vissero felici fino ai tre anni di Athira, quando nella madre riemerse un serio trauma dell’infanzia e divenne mentalmente instabile iniziando ad avere crisi epilettiche.  

Assistere a tali episodi era molto stressante per Athira e il resto della famiglia. La maggior parte dei guadagni andavano in trattamenti medici per cercare di tenere e bada l’epilessia. E il resto veniva usato dal padre di Athira per ubriacarsi per anestetizzare il dolore. Athira accettava la condizione per quel che era e cercava di fare il meglio che poteva come figlia.  

“A 38 anni mio padre morì e non avevamo nessuno che si prendesse cura di mia madre. Qualcuno ci parlò dell’orfanotrofio di Amma, è così siamo venute ad Amritapuri per chiedere ad Amma che cosa fare. Lei ha ascoltato tutti i nostri problemi ed immediatamente ci disse che si sarebbe presa cura di noi, non potendo farlo nostra madre.”  

Amma mandò Athira e sua sorella minore che aveva 5 anni all’Amrita Niketanam Orphanage di Paripally. Non fu un facile cambiamento nella vita di instabilità di Athira, ma intuitivamente lei sentiva che Amma le voleva bene.  

La custode raccontava storie dell’aiuto dato dalla compassionevole Amma ai bisognosi, offrendo cibo ed acqua, case, cure, formazione e soccorso nei disastri. Ma la cosa che colpì di più Athira e che le fece cambiar vita, fu che Amma teneva centinaia di migliaia di persone tra le sue braccia ascoltando i problemi di ciascuno e cercando soluzioni.  

Non ho mai ricevuto affetto materno da mia madre. Ma ho ricevuto molto di più da Amma.  

Athira

Athira approfondì la sua esperienza, grazie anche alla sua guarigione, imparando che il lavoro umanitario di Amma si fondava sui principi spirituali del Sanatana Dharma. Anche se era all’oscuro delle  pratiche giornaliere e delle scritture, Athira venne guidata dalla sua custode negl’insegnamenti in maniera gentile.   

“Ci insegnò l’importanza di recitare gli archana, sedendo e cantando con noi. Non conoscevamo il Sanskrito, nemmeno la giusta pronuncia. Era difficile ma lei con pazienza ci insegnò.” Ricordava  Athira.  

“Questo aumentò la mia fede in Amma. Mi portava speranza. Tutte le volte che affrontavo difficoltà, mi recavo nella hall dell’orfanotrofio e rivolgevo preghiere alla foto di Amma. Non ho mai ricevuto affetto materno da mia madre ma da Amma ho ricevuto molto di più.  

“Amma mi diede coraggio ed era l’unico aiuto che avessi specialmente a livello mentale. Saremmo andate ad Amritapuri per il darshan di Amma. Le avrei raccontato tutti i miei problemi e lei mi avrebbe aiutato a fare il passo successivo.” 

Alla fine del percorso scolastico a Paripally, Amma chiese ad Athira se volesse spostarsi ad Amritapuri per studiare Bachelor of Business Administration (BBA) all’Amrita University. Amma la controllava molto attentamente, dandole istruzioni quando Athira aveva paura di come muoversi nella vita.  

“Dopo il BBA, Amma disse che ero qualificata per cercare lavoro anche al di fuori, ma io avevo paura perché non conoscevo il mondo. La mia vita erano l’Ashram  e l’Università. Allora Amma mi disse di partecipare agli AMMACHI Labs e viaggiare nei villaggi ad insegnare yoga.  

“La povertà dei villaggi mi cambiò così profondamente che divenni un’altra persona. Pensavo di essere l’unica ad affrontare tante difficoltà, a queste persone sopravvivevano con solo un pasto al giorno.” 

Non appena Athira attivò la sua forza interiore, il suo senso di responsabilità si trasformò in progetti per l’emancipazione femminile e venne assegnata al centro Amrita Centre for Women’s Empowerment & Gender Equality, che lavora con la cattedra UNESCO per uguaglianza di genere ed emancipazione femminile dell’Università. L’obiettivo è sviluppare una società in  cui non vi siano barriere a livello sociale, emozionale ed economico al potenziamento delle donne.  

Gli abitanti dei villaggi non pensano al domani. Vivono nel presente e sono in pace con qualsiasi cosa Dio mandi loro.

Athira

La paura di Athira iniziò a diminuire e si unì ai gruppi che viaggiavano nei villaggi per offrire alle donne di casa dei corsi di potenziamento, insegnando loro a diventare indipendenti e rafforzando la loro autostima. Athira, all’inizio spaventata dall’idea di  lasciare Amritapuri, ora incontrava famiglia disagiate in Kerala, Odisha, Chhattisgarh, Jharkhand, Gujarat, Uttar Pradesh, e Tamil Nadu. Ed alla fine realizzò che era quella che aveva imparato di più su come affrontare le sfide della vita. 

Racconta che la vita degli abitanti dei villaggi si basa sull’andare nei campi al mattino, rientrare la sera e andare a dormire alle sette. La loro cultura si rifà ad antiche tradizioni e si riunivano per le festività in onore della Madre Natura e della Divinità.  

“Non pensano al domani. Vivono il momento presente in pace con qualsiasi cosa Dio mandi loro. Sono uniti sia come famiglie sia come comunità. Hanno un lavoro stagionale per cui alle volte guadagnano alle volte no.

Alle volte il pasto consiste in una ciotola di riso con qualche peperoncino. Eppure sono felici.” Racconta Athira. 

“Noi ci concentriamo sul guadagnare e mettere da parte, non è sbagliato, fa parte dello sviluppo economico. Ma ci stiamo facendo condizionare da questo, perdendo la capacità di essere riconoscenti per ciò che abbiamo. Gli abitanti dei villaggi accettano con realismo la propria vita e ne sono contenti. Testimoniare il loro atteggiamento mi ha profondamente ispirato. Sono anime pure.” 

Allo stesso tempo Amma consigliò ad Athira di seguire studi part-time per un Master in Business Administration presso la Indira Gandhi National Open University. Così Athira avrebbe potuto combinare il suo lavoro sul campo nei villaggi con un percorso accademico, di potenziamento economico delle donne.  

Uno dei compiti più recenti è il progetto SANKALP  in partnership con il Governo dell’India—Skill Acquisition and Knowledge Awareness for Livelihood Promotion. È un’iniziativa critica che analizza circa 4.500 donne in tutta l’India e Athira amministra nove centri nel nord Kerala.  

“Il nostro obiettivo è fornire percorsi di formazione in sartoria ed estetica di 6 mesi alle donne. Quando entriamo in contatto con loro le ascoltiamo  direttamente per comprendere la loro situazione.  

“Molte di loro hanno sofferto violenze domestiche e sono prive di educazione. Alcune non sanno nemmeno leggere. La maggior parte non sa che cosa sia l’indipendenza e quindi le aiutiamo ad acquisire coraggio e confidenza in loro stesse.”  

Il messaggio più profondo che emerge dalla condivisione di Athira è l’effetto dell’amore e della compassione di  Amma. Ciò che era iniziato come aiutare Athira a salvarsi dalla povertà e dall’abbandono alla fine l’ha condotta a vivere una vita in cui aiuta migliaia di altre presone ad uscire dalla sofferenza.  

“Amma lavora attraverso le nostre mani. Qualsiasi cosa facciamo va bene, non importa quante difficoltà troviamo lungo il cammino. È il nostro seva per Amma.  Ed in realtà è un dono molto prezioso e posso solo chinarmi ringraziando Amma.”