I bambini sono davvero preziosi.
Ho avuto la benedizione di lavorare con bambini di sei e sette anni e mi chiedo sinceramente come posso dimostrare la mia riconoscenza per questo. Penso che non ci sia gioia più grande che stare all’aria aperta in un caldo pomeriggio di primavera con 27 bambini, le loro risate e le loro illusioni, allietati dagli uccellini che cinguettano tra i boccioli in fiore sopra le nostre teste.
I bambini di questa età sono così spontanei e innocenti che perfino le loro piccole bugie sono trasparenti al punto che non si può che sorriderne.
Tutti abbiamo visto la relazione speciale che esiste tra i bambini e Amma. Ovunque si trovi, Amma è sempre circondata da bambini attratti da lei come la limatura di ferro da una calamita. Ho osservato spesso i più riluttanti mentre cercano di superare quell’impulso – salgono lentamente i gradini che portano sul palco come se fossero tirati da una corda invisibile – per poi tornare indietro, sopraffatti da una improvvisa timidezza, solo per salire ancora dopo pochi minuti.
L’anno scorso in Messico, ho osservato con grande gioia una bambina ancora ai primi passi. Era rimasta a guardare Amma mentre cantava i bhajan e si era sentita tanto coinvolta, specialmente quando si esclamava “Mata Rani Ki Jai”, che era salita gattonando i gradini, veloce come un lampo, per poi tornare precipitosamente giù dalla mamma a causa di uno ‘spaventoso’ swami che si trovava sul suo cammino. L’anno scorso, in Michigan, l’ho rivista mentre sedeva accanto ad Amma, le baciava ed accarezzava il volto durante i bhajan, alzandosi molto spesso per guardarla profondamente negli occhi. Poi, in modo del tutto spontaneo e assolutamente inaspettato, ha sollevato un poco la gonna di Amma per dare un’occhiata ai suoi piedi mentre il pubblico si piegava in due dalle risate.
Poi ci sono anche i bambini che donano ad Amma l’intero ammontare del loro salvadanaio. Si incontrano in tutto il mondo – la piccola Amritavarshini a Seattle, Momo in Giappone – e rappresentano l’altra faccia di questi bambini. Amma stessa è molto toccata dai loro gesti. I bambini di questa età generalmente pensano solo a se stessi, ma qui vediamo che una profonda compassione nata nei loro cuori cambia la loro visione e li spinge a volere fare qualcosa per gli altri. “Bambini così sono benedetti”, dice Amma, “dovremmo portare alla nostra fronte la polvere che è stata sotto i loro piedi…”. Bellissimo elogio da parte di chi conosce la verità.
Ma ciò che mi commuove più di ogni altra cosa è l’amore per Dio che Amma infonde in loro. Avete mai visto un bambino di sette anni piangere per Dio? Pensavo che questo fatto fosse straordinario, possibile solo per esseri elevati come Amma. Ma per molte volte è accaduto davanti ai miei occhi o l’ho sentito riportare da altri.
Quando Amma non si trova nel loro paese, molti di questi piccoli ricercatori partecipano ai satsang. Non importa che siano fisicamente vicini ad Amma oppure no, come Neha di sette anni della Florida, che prende parte ai satsang locali. Ha visto Amma solo due volte, eppure, quando i suoi genitori non possono partecipare al satsang, lei insiste per andarci. Due sabati fa, si arrabbiò e pianse quando la sua famiglia tornò tardi da un’escursione e non poté prendere parte al satsang. Così, il sabato dopo, i famigliari si ripromisero di portarla al satsang anche se quella settimana non ci riuscirono!
Molti di questi piccoli trascinano le loro famiglie al satsang. La scorsa settimana, quando Br. Dayamrita si trovava in Messico, incontrò una ragazzina di dieci anni che trascina ogni settimana sua madre al satsang e non ne perde uno. Oltre ciò, recentemente le è stato offerto di scegliere tra una vacanza in Thailandia o una all’ashram di Amma e lei ha preferito andare ad Amritapuri.
Che cosa spinge questi bambini ad agire in un modo tanto ispirante? La loro ispiratrice è Amma. È l’amore, il rispetto e il riguardo con cui Amma li accoglie. È osservare l’espressione appassionata del suo amore universale che si schiude, vedere nei suoi occhi la compassione per chi soffre. È sperimentare il suo amore per Dio nel loro cuore. Cos’altro può essere? Come ben sappiamo, i bambini imparano meglio attraverso l’esempio. Amma dice: “I giovani devono comprendere lo scopo della vita. Hanno bisogno di coraggio e saggezza per affrontare le sfide della vita. Con quella comprensione possono diventare la luce del mondo. Se ci prenderemo cura di loro in modo responsabile, formando il loro carattere con amore, allora il futuro del mondo sarà salvo”.
– Un maestro di scuola elementare