31 ottobre 2014, Nuova Delhi, India
Nel corso di questo mese, il Mata Amritanandamayi Math (MAM) ha condotto una missione umanitaria in Kashmir per fornire cure mediche alle persone colpite dalle inondazioni dello scorso settembre. La missione ha visto un team di 20 volontari provenienti dal Kerala offrire assistenza sanitaria a quasi 6.000 persone affette da varie patologie, dalle allergie alla dissenteria, dalle infestazioni parassitarie ai traumi psicologici. Il team si è preso cura anche del bestiame sopravvissuto all’alluvione somministrando medicine agli animali in pericolo.
La telemedicina al servizio degli alluvionati
All’inizio del mese, il MAM ha inviato sul posto due unità mobili di telemedicina con a bordo 14 medici e personale paramedico. Durante la missione, durata due settimane, sono stati soccorsi gli abitanti dei distretti di Bandipore e Badgam, le zone più colpite dall’alluvione.
Ciascuna unità mobile, del valore di 25 milioni di rupie (circa 300 mila euro, ndt), è fornita di aria condizionata e dispone di due letti, ecografo, radiografo, impianto per la respirazione indotta, sala operatoria, sala parto, elettrocardiografo, microscopio ottico, macchina fotografica digitale e apparecchiature bio-chimiche per la diagnosi dell’epatite B e della leptospirosi. L’unità, dotata anche di un sistema di videoconferenza satellitare, consentiva di trasmettere all’ospedale AIMS di Kochi i dati raccolti dalle varie apparecchiature presenti a bordo, così che i medici specialisti potessero analizzarli.
Il team era composto da medici esperti in medicina generale e chirurgia, medicina sociale, gastroenterologia, pediatria, medicina d’urgenza, neurochirurgia, odontoiatria, ginecologia e veterinaria.
Il team ha condotto operazioni di soccorso nei villaggi di Ashtangoo, Kulhama, Laharwalpora, Sumbal, Naugam, Zalpora, Naid Khai, Hajin e Magam, durante le quali sono stati effettuati non solo controlli medici ma anche esami di laboratorio, ecografie, elettrocardiogrammi e radiografie. I medici hanno anche distribuito medicine e prestato assistenza durante due parti, di cui uno cesareo.
Il dottor Puneet Dhar, direttore della missione, ha affermato che le persone colpite dall’alluvione soffrivano principalmente di patologie cutanee (come la scabbia), allergie, gastroenteriti, infestazioni parassitarie, infezioni respiratorie (soprattutto i bambini), mal di schiena, dolori alle articolazioni, ipertensione e depressione. Il dottore ha poi aggiunto: “Durante la missione abbiamo curato anche persone affette da patologie che non sono state causate dall’alluvione, ad esempio calcoli biliari, diabete, disturbi urinari, dispepsia e malattie a trasmissione sessuale.”
Dal canto loro, i beneficiari della missione hanno espresso la loro gratitudine al MAM e ad Amma. Sajjad Husain, abitante del villaggio di Zalpora, ha detto: “Il lavoro svolto da questo team di bravi medici giunti fin qui dal Kerala ci ha profondamente commosso. A nome di tutti gli abitanti del villaggio, desidero esprimere i più sinceri ringraziamenti ad Amma.”
Cure per gli animali sopravvissuti al disastro
Il veterinario presente nel team ha così commentato la condizione degli animali sopravvissuti all’alluvione: “Le inondazioni avevano distrutto le riserve alimentari destinate al bestiame, per cui gli animali soffrivano la fame e vivevano in condizioni di forte stress.” La conseguenza di ciò era che gli animali avevano le difese immunitarie indebolite ed erano quindi più soggetti alle infezioni. Per questo motivo, gli allevatori erano in grave difficoltà, perché dovevano risollevarsi dai danni causati dall’alluvione vedendo però compromessa la loro unica fonte di sostentamento.
In risposta a ciò, il team ha donato agli allevatori una miscela di minerali di alta qualità grazie alla quale potranno essere nutriti 500 animali, tra cui mucche, bufali, pecore e cavalli. I medici hanno anche curato le pecore e le capre ferite, gli animali affetti da infezioni parassitarie o da patologie cutanee o ginecologiche e quelli infestati dalle zecche.
Il MAM distribuisce coperte ai senzatetto
Su richiesta del Commissario del distretto di Bandipore, Shah Faesal, il MAM ha distribuito circa 3.000 coperte a coloro che hanno perso la propria casa e che adesso vivono in alloggi di fortuna aventi delle lamiere come pareti e un telo di plastica come tetto. Nei prossimi mesi, quando la temperatura calerà ulteriormente, il MAM distribuirà loro altre coperte.
Il MAM ricostruirà gli alloggi distrutti
Una delegazione del MAM guidata da Br. Nijamrita Chaitanya ha incontrato il primo ministro del Jammu-Kashmir, Omar Abdullah, per descrivergli le varie attività che l’organizzazione sta portando avanti nella regione. In quell’occasione, i rappresentanti del MAM hanno anche informato il primo ministro della volontà dell’organizzazione di occuparsi della ricostruzione degli alloggi per gli alluvionati.