La verità, nient’altro che la verità!
Ancora una volta, mediante esempi inequivocabili e metafore evocatrici, Amma ci indica senza stancarsi quella verità che ci sfugge, ingannati come siamo dall’illusione di essere separati dal resto del mondo, di essere individui limitati al corpo fisico e alla mente.
“La verità suprema può essere espressa in tre parole: ‘Io sono Brahman’, non c’è in realtà nulla di nuovo da scoprire. Si tratta di idee reiterate che descrivono la stessa verità fondamentale”, ci dice Sw. Amma (pag. 19).
Controllare la mente, imparare a distinguere l’effimero dall’eterno, amare: questi sono alcuni aspetti dell’insegnamento di Amma trattati dagli autori che collaborano a questo numero.
“Il crimine peggiore è lasciare che la mente vaghi. Una mente abituata a vagare senza meta è ciò che ci allontana da Dio. Non concedere mai alla mente di rimanere oziosa”. (pag. 37)
“Il cuore può abbracciare quella verità che l’intelletto non è in grado di scoprire: è un’esperienza divina che solo un cuore puro può rivendicare”. (pag. 36)
Anche se questo insegnamento è contenuto in poche righe, è difficile da attuare. Abbiamo bisogno di un maestro che ci doni continuamente “…ispirazioni divine affinché procediamo nel sentiero della verità e della rettitudine verso l’amore. I Mahatma non possono percorrere il cammino al nostro posto, ma sono sempre pronti ad incoraggiarci a proseguire nella giusta direzione, consigliandoci quando stiamo per imboccare la strada sbagliata”. (pag. 21)
Perché questo sia possibile, dobbiamo innanzitutto svuotarci dei nostri pregiudizi, credenze, opinioni e preferenze personali. “Riconoscendo la propria impotenza, il discepolo cerca rifugio ai piedi del Guru, gli affida la sua stessa vita e gioisce della beatitudine nata dall’abbandonare se stesso”. (pag. 38)
Qual è la via della verità? È la vita di ogni giorno, di ogni istante. “Figli, ogni momento è prezioso”. (pag. 36) Per Amma, la spiritualità è un’occupazione a tempo pieno.
Cosa c’è in comune tra la gioia di Amma che abbraccia la folla, che intraprende innumerevoli opere umanitarie e l’ascesi rigorosa di Milarepa, che ha scelto le privazioni di una grotta? Il sacrificio. Amma dice spesso di aver rinunciato a tutto, tranne che ai suoi figli, accettando il rischio di essere triste per la loro sofferenza. Milarepa da parte sua, come ci viene detto, ha rinunciato al Nirvana per aiutare gli altri a raggiungerlo.
Grazie al sacrificio di Amma, abbiamo una guida, un modello che illustra in modo pregnante la preghiera che lei recita alla fine di ogni meditazione:
Che ogni mia azione sia un’adorazione a Te
Che ogni mio desiderio rifletta la Tua volontà
Che ogni mio boccone di cibo sia un’offerta a Te
Che ogni mio passo mi avvicini a Te
Che ogni qualvolta mi corichi mi prostri dinanzi a Te”