Riconciliare l’antica saggezza spirituale e la tecnologia moderna per la trasformazione della società
Conferenza sulla Tecnologia per lo Sviluppo Sostenibile
promossa da United Nations Academic Impact (UNAI) – START in collaborazione con Amrita University
Discorso di apertura di Sri Mata Amritanandamayi Devi
Rettore (Canchellor) dell’Amrita Università
New York, 8 luglio 2015
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[In qualità di Rettore (Canchellor) dell’Amrita University, Amma ha rivolto un discorso a 93 ricercatori in rappresentanza dei maggiori atenei a livello mondiale, nel corso della conferenza promossa da Amrita University in collaborazione con l’UNAI (United Nations Academic Impact) il Sig. Ramu Damodaran, Presidente dell’United Nations Academic Impact, ha presentato Amma al pubblico]
Offro i miei più umili saluti a tutte le personalità riunite qui oggi. Vorrei anche cogliere l’occasione per esprimere la mia più sentita gratitudine allo United Nations Academic Impact per avere organizzato l’evento e ai principi di unità che le Nazioni Unite rappresentano.
Alcuni di voi si chiederanno: “Che significato ha la presenza di una persona spirituale come Amma in questa sede?” E’ la mia fede nella validità della conoscenza spirituale che mi ha portato qui dinanzi a voi oggi. Spesso rifletto profondamente sul futuro della Terra, la salvaguardia della natura e l’armonia che sta scomparendo tra l’umanità e la natura e ciò mi ha portato alla convinzione che la scienza, la tecnologia e la spiritualità si debbano unire per assicurare un’esistenza equilibrata e sostenibile al nostro mondo. L’epoca in qui viviamo e il mondo intorno a noi richiedono questa trasformazione.
Giorno dopo giorno, la scienza e la tecnologia crescono rapidamente in maniera incontrollabile e nessuno sa dove questa crescita ci stia portando. Quando ci guardiamo attorno, vediamo progettisti, produttori, fornitori, consumatori… tutti sembrano presi dalla smania di acquistare le ultime novità o le cose più grandi e appariscenti: al momento l’umanità è come un bambino lasciato libero di agire in un negozio di caramelle.
Oggi, possiamo ordinare qualsiasi cosa da mangiare, da bere, da guardare o da ascoltare, stando sdraiati a letto, e ricevere tutto direttamente a casa. Non c’è più bisogno di andare in un negozio per comperare cose nuove o usate; ci sono siti web per ogni cosa: internet sta rivoluzionando il mondo, e questo va bene. Ora possiamo comperare qualsiasi cosa con un singolo click eccetto una: l’amore! Abbiamo tutti case, macchine e uffici con aria condizionata, ma molte persone non riescono ad addormentarsi nelle loro stanze con l’aria condizionata e dipendono dai sonniferi. Alcuni addirittura commettono suicidio nelle proprie ville dotate di aria condizionata! Cosa significa tutto questo? Non possiamo trovare la pace della mente solo attraverso le comodità esterne; per raggiungere questo obiettivo, abbiamo bisogno di immettere nella mente aria condizionata, e la spiritualità ci viene in aiuto nel perseguire questo scopo.
Viviamo nell’era di Internet. Ovunque andiamo sul pianeta dobbiamo avere una connessione internet; ma assieme al collegamento a internet, abbiamo anche bisogno di riscoprire la nostra connessione interiore. La spiritualità ci insegna a gestire sia i mondi esteriori che interiori. Per chi sa nuotare, sguazzare nell’oceano è un’esperienza divertente, ma chi non sa nuotare affogherà velocemente!
Cosa sta accadendo alla società? Presa nel vortice della vita, l’umanità ha dimenticato i valori umani di base; ne sminuisce il significato. Cerchiamo di giustificare tutta la violenza e le ingiustizie che commettiamo, a partire dal singolo individuo fino al livello internazionale, facendo ricadere poi la responsabilità di queste azioni sul resto della società.
Sin dall’inizio dei tempi ci sono stati problemi nel mondo: da sempre le società hanno sofferto guerre, conflitti, vari tipi di discriminazione basata sulle caste, sul credo e la posizione sociale, per non parlare della mancanza di armonia in famiglia. Ma i nostri avi avevano una visione della vita differente, avevano una consapevolezza connaturata di tre fattori: gli esseri umani, la natura e il potere invisibile che armoniosamente li unisce.
La loro visione della vita non prendeva in considerazione solamente l’esistenza fisica degli individui e della natura; essi credevano anche in un potere invisibile che costituisce la base della natura e di ogni essere vivente, un potere cioè che collega tutti gli esseri con la natura. Inoltre riconoscevano questo potere come la parte più importante della vita e avevano la convinzione che tutto, nella natura, e ogni singolo essere vivente nell’universo fossero perle di forme e misure variabili tenute unite da un unico filo, il filo della creazione. Per questo motivo davano così tanta importanza alla condivisione, al prendersi cura l’uno dell’altro, alla considerazione e all’empatia. Oggi abbiamo etichettato questa mentalità come “primitiva” rifiutando il loro modo di vivere.
Osservando la vita moderna, vediamo una società di abbondanza sprofondata nella miseria. L’avarizia eccessiva ha accecato l’umanità e, come conseguenza, il numero delle azioni disumane sta crescendo, mentre l’agitazione mentale e lo stress hanno portato nuove malattie, sconosciute fino ad ora..
L’umanità è a un bivio. Al momento, le vite umane dipendono esclusivamente dalla scienza e dalla tecnologia; in ogni caso, in considerazione della situazione presente, dovremmo almeno cercare di incorporare anche il punto di vista spirituale.
Recentemente siamo stati testimoni di molte calamità naturali e cambiamenti allarmanti del clima in tutto il mondo, incluso un rapido aumento del riscaldamento globale. Dobbiamo riflettere profondamente e cercare di capire se lo sforzo umano, da solo, sia sufficiente per fermare l’imminente catastrofe mondiale.
Nei tempi passati, quando le persone vivevano in sintonia con la natura, cercavano un giorno propizio per piantare o tagliare un albero: prima di tagliare un albero, le persone pregavano in suo favore e, chiedendogli scusa, dicevano: “Per favore, perdonami per l’azione che sto per compiere. Sto per abbatterti solo per necessità”. Oggi, invece, cosa accade? Non solo piantiamo gli alberi raramente, ma li distruggiamo inesorabilmente insieme a tutta la natura!
Quando Amma era bambina, le persone applicavano gli escrementi delle mucche sulle ferite per curarle. Questo le aiutava a guarire più velocemente e a prevenire le infezioni. Ma se oggi facessimo la stessa cosa, le nostre ferite si infetterebbero subito! Ciò che una volta era una medicina benefica ora è diventato veleno. Questo ci dimostra quanto sia diventata inquinata la natura.
Proprio come dedichiamo un giorno per celebrare la Festa della mamma, del papà, o san Valentino, con tanto fasto, dovremmo dedicare un giorno alla venerazione di Madre Natura, mostrandole rispetto: in quel giorno, tutti nel mondo dovrebbero cercare di piantare almeno un albero. Questo potrebbe avvenire a Capodanno, per iniziare l’anno con una nota di buon auspicio. Se facessimo così, questo pianeta diventerebbe un paradiso: un albero è come una casa che costruiamo per la Madre Terra.
Qualsiasi cosa nella creazione segue un ritmo, c’è una relazione innegabile tra tutto l’universo e ogni creatura vivente in esso. Tutto è interconnesso come fosse un’immensa rete: se viene scossa in un punto, la vibrazione si sentirà dappertutto. In maniera simile, che ne siamo consapevoli o meno, tutte le nostre azioni si ripercuotono su tutta la creazione, sia che vengano eseguite dai singoli individui che da gruppi di persone. Non siamo isole, ma anelli di un’unica catena.
L’armonia esiste quando l’uomo, la natura e il potere sopra di loro si muovono come una cosa sola. Tuttavia, ora diamo importanza solo agli esseri umani e alle loro scoperte. La nostra vita oggi non ha spazio per i valori. Il credo generale è che questi siano irrilevanti e superflui.
Affinché un motore funzioni senza difficolta, ha bisogno di olio. L'”olio” che ci aiuta a vivere senza molta frizione è rappresentato dai nostri valori, che sviluppiamo attraverso il pensiero spirituale.
Esistono due tipi di educazione: quella per guadagnarsi da vivere e l’educazione alla vita. Quando studiamo all’università, impegnandoci duramente per diventare dottori, avvocati o ingegneri… si tratta di istruzione per guadagnarsi da vivere, mentre l’educazione alla vita richiede una comprensione dei principi essenziali della spiritualità. Il vero scopo dell’educazione non è quello di creare persone che possono comprendere solo il linguaggio delle macchine. Lo scopo principale dell’educazione dovrebbe essere quello di trasmettere una cultura del cuore, basata cioè su valori duraturi.
Anche la spiritualità è una scienza ed è un’importante branca della conoscenza che non può essere ignorata. La comunità scientifica sta eseguendo ricerche nel mondo fisico nel tentativo di scoprire i segreti dell’universo. In realtà, le scritture spirituali riportano le esperienze di coloro che hanno svolto un’intensa ricerca interiore per svelare gli stessi segreti. Quando cerchiamo di vedere la spiritualità solo attraverso la matematica, la fisica e la logica, possiamo rischiare di perderne le sottigliezze. Dobbiamo approcciarla con la fede e con la meraviglia che risplende nella mente e negli occhi di un bambino, come fecero molti famosi scienziati del passato che guardavano l’universo e le sue sottigliezze con stupore e meraviglia. Le loro ricerche erano contraddistinte dallo spirito di ricerca e dalla fede di un bambino innocente. A dir il vero, molti insigni scienziati del passato e del presente hanno ritrovato la spiritualità verso la fine della propria vita, ma a quel punto fu troppo tardi. Amma prega affinché la comunità scientifica che guida il mondo oggi, non faccia lo stesso errore.
La vita è una perfetta combinazione tra logica e mistero, forse più misteriosa che logica. In tutte le aree della vita, la testa e il cuore dovrebbero funzionare insieme. Per esempio, quando si mescolano sabbia bianca e zucchero, è molto difficile separarli, anche per un essere umano intelligente. Tuttavia la formica, un essere in apparenza insignificante (rappresentante l’umiltà), riesce a mangiare solo lo zucchero.
Amma è nata in un piccolo villaggio di pescatori, dove il 90 per cento della popolazione vive di quel che riesce a guadagnare giorno per giorno. Molti abitanti avevano malattie alle valvole cardiache e, sebbene venissero loro diagnosticate, non potevano comunque sottoporsi a nessun intervento, poiché la disponibilità di tali valvole era soggetta unicamente a provenienza estera, a costi molto elevati.
Per questo motivo, persone che avrebbero potuto vivere fino a 70 o 80 anni, morivano a 30 o 40. Amma pensò: “Se solo potessimo trovare il modo di creare valvole che non siano così costose…” e in questo modo Amma cominciò a interessarsi alla ricerca al servizio dei meno abbienti.
La mortalità infantile è uno dei problemi maggiori in molti paesi e per comprendere le cause di questa tendenza, abbiamo visitato molti villaggi in India. In alcuni, abbiamo visto che le donne si cibavano principalmente di erbe e tisane. Quando è stato chiesto loro il motivo, la spiegazione è stata: “I nostri mariti vengono pagati alla giornata e trovano da lavorare solo ogni tre o quattro giorni. A causa del poco denaro, possiamo permetterci pochissimo cibo e, alla fine, lo lasciamo a loro. Per placare la nostra fame mangiamo queste erbe.” Queste donne si alimentano in modo simile anche durante la gravidanza. Come possono sopravvivere i figli nati da donne così malnutrite?
Donne di altri villaggi hanno detto: “Molti dei nostri mariti spendono tutto il guadagno in alcol e cattive abitudini, arrivano a casa ubriachi e abusano di noi. Anche se abbiamo abbastanza cibo in casa, non riusciamo a trovare la volontà di mangiare.”
In alcuni villaggi le donne non hanno educazione scolastica e sono analfabete, così i loro mariti le sfruttano falsificandone la firma per ottenere anche quel poco aiuto governativo che avrebbero potuto ricevere. Questo è il motivo per cui abbiamo iniziato i programmi di alfabetizzazione per le donne. Abbiamo anche deciso di fare corsi di formazione usando apparecchiature che sfruttano interfacce aptiche.
Il divario odierno tra l’avere e il non avere è il flagello del mondo intero e questa disparità sta crescendo quotidianamente. Una montagna da una parte e un abisso dall’altra, cosi appare la situazione in questo momento: da una parte ci sono coloro che vivono sperperando milioni di milioni in generi di lusso, dall’altra ci sono coloro che lottano contro la fame e il dolore per guadagnare quello che basta per appena un pasto, o quello che serve appena per un solo giorno di cure mediche o medicine! Se continuiamo a rimandare la riduzione di questo divario, esso culminerà nella violenza e anche in ampie rivolte sociali. E’ assolutamente necessario che un ponte di amore e compassione unisca questi due gruppi.
La povertà è una terribile piaga per l’umanità, distrugge tutte le buone qualità e i talenti. È la causa di tutto il degrado morale.
Una volta, durante un programma di Amma all’estero, un gruppo di bambini senzatetto che vivevano praticamente sottoterra, tra i binari della metropolitana cittadina, sono venuti per farsi abbracciare da Amma. Avevano fatto dei disegni per lei: la maggior parte dei disegni erano scene violente di bombe, missili e battaglie; un bimbo aveva disegnato Gesù e Maria, ma anche loro con armi in mano! Quando Amma ha chiesto al bambino perché avesse disegnato Gesù con una pistola, lui rispose: “Quando ha fame, non ha bisogno di mangiare pure lui? Se ha una pistola, la può tirar fuori e derubare qualcuno.”
Amma ha chiesto: “Figlio, il solo modo per fare soldi è puntare una pistola su qualcuno?”.
Il ragazzo rispose: “Questo è ciò che fa mio padre.”
“Tuo papà non può lavorare per guadagnare i soldi?”, chiese Amma.
Il ragazzo rispose: “Mio papà è abbastanza in salute per lavorare, ha fatto molti colloqui, ma nessuno lo assumerebbe mai, nessuno assumerebbe persone come noi. Per questo motivo mio papà usa la pistola. Questo è il modo in cui lui ci procura da vivere.”
Le esperienze e le situazioni personali, di cui i bambini sono testimoni, rimangono profondamente impresse nelle loro menti. La povertà e il senso di inferiorità che essa crea spesso si manifestano in tendenze violente, anche in giovanissima età. Ecco come decadono i valori nella società, e in tali situazioni l’amore e la compassione sono ancor più necessari.
Molte persone sono ciniche riguardo la spiritualità. Cos’è la spiritualità? La vera spiritualità è compassione tradotta in azione; inizia e culmina nella compassione. Se potessimo trasformare la compassione da una semplice parola a un percorso d’azione, potremo essere in grado di risolvere il 90 percento dei problemi umanitari del mondo.
Il primo passo per aiutare gli altri è impartire la consapevolezza. Nonostante i medicinali, se un diabetico continuasse a mangiare cibo dolce, il suo livello di glicemia nel sangue aumenterebbe. Per questa ragione, una dieta controllata e dei cambiamenti nello stile di vita sono tanto importanti quanto le medicine. Amma ricorda un fatto avvenuto in uno dei villaggi addottati come parte del programma Amrita Serve o Live-in-Labs. Inizialmente abbiamo insegnato a un gruppo di persone in ogni villaggio come costruire gabinetti e abbiamo lasciato a loro la parte pratica. Poi, quando abbiamo visitato nuovamente i villaggi dopo un certo periodo di tempo, abbiamo notato che le persone non li usavano. Aprivano la porta del loro nuovo bagno, guardavano dentro come se stessero visitando un tempio, poi richiudevano la porta e andavano, come sempre, al lago vicino per fare i bisogni. A questo punto, abbiamo iniziato ad educare le popolazioni dei villaggi, spiegando loro che andare di corpo in ambienti esterni comporta l’inquinamento dell’acqua e del suolo, la cui cosa culmina nella contaminazione del cibo e in infezioni parassitarie di tutti i tipi, come i vermi a uncino. Questo ha aiutato a creare quella consapevolezza così necessaria nella comunità.
Quando proviamo ad amare e servire senza comprendere coloro ai quali diamo aiuto, spesso finiamo per nuocere alla società e a noi stessi. Affinché il servizio sia di beneficio, è necessario che vada di pari passo con il discernimento. Questa è l’essenza dello sviluppo sostenibile.
Un pesciolino sguazzava nel fiume; una scimmia venuta per placare la sua sete notò il pesce e pensò: “Quel povero pesce sta soffrendo, intrappolato dalla corrente. Devo salvarlo!”. Nel suo impulso di commozione, la scimmia corse per prendere il pesce e lo posò sulla riva, ma il pesce iniziò a boccheggiare e morì poco dopo.
Cosa sarebbe accaduto se la scimmia avesse provato a comprendere il pesce prima di farlo uscire dall’acqua? E se gli avesse chiesto: “Posso farti uscire dall’acqua?”. Il pesce avrebbe risposto: “Oh, no! Se lo fai, morirò!” Agire senza comprendere è simile al tentativo della scimmia di salvare il pesce. Il cuore e l’intelletto devono agire assieme in tutte le nostre azioni.
Una volta un uomo, portò un bambino di 10 anni da Amma. Voleva che Amma crescesse il ragazzo nell’ashram e le raccontò come divenne orfano. Il padre era morto due anni prima, così sua madre e sua sorella cominciarono a lavorare in una fabbrica di candele vicino a casa. A sua mamma fu poi diagnosticata una malattia cronica ai reni e non fu più in grado di lavorare poiché costretta a letto. Sebbene sua sorella fosse pagata pochissimo, era abbastanza per soddisfare il fabbisogno quotidiano.
A un certo momento venne emanata una legge che bandiva il lavoro infantile. Il proprietario della fabbrica di candele fu arrestato e la sua ditta dovette chiudere. Tutti i bambini che vi lavoravano furono licenziati. Angosciata per la perdita dell’unica entrata economica, la madre mandò il figlio a scuola la mattina e poi avvelenò la figlia e se stessa.
E’ giustificabile chiudere i battenti di tali industrie, ma spesso dimentichiamo le famiglie dei bambini che dipendono da queste fabbriche per vivere. Nel nostro tentativo di risolvere un problema, se ci limitiamo a vedere solo un aspetto e non vediamo l’altro; chi subirà le ripercussioni saranno proprio le persone che non hanno altre possibilità.
Le persone chiedono: “Qual è il significato della spiritualità?”. La spiritualità ci aiuta a sviluppare il discernimento per comprendere la differenza tra ciò che è essenziale e ciò che è in eccesso. Per esempio, abbiamo bisogno di un orologio per conoscere l’ora. Sia un orologio da 100 euro che uno da 50.000 svolgono lo stesso compito. Se compriamo l’orologio da 100 euro e usiamo la parte rimanente dei soldi per aiutare i bisognosi, sarà un grande servizio alla società. Sebbene possiamo vedere migliaia di soli riflessi in altrettante brocche d’acqua, esiste un solo sole. Allo stesso modo, la coscienza dentro tutti noi è una ed è la stessa. Con un tale atteggiamento saremo in grado di coltivare una mente che considera gli altri prima di noi stessi. Proprio come la mano destra conforta la sinistra in caso di dolore, allo stesso modo auguriamoci di poter amare e servire gli altri come se lo facessimo verso noi stessi.
Esistono due tipi di povertà nel mondo. Il primo tipo è dato dalla mancanza di cibo, vestiti e un riparo dove dormire. Il secondo tipo è costituito dalla povertà di amore e compassione. Per prima cosa dobbiamo contrastare la povertà del secondo tipo, perché se abbiamo amore e compassione, aiuteremo e serviremo con tutto il cuore coloro che non hanno cibo, vestiti e un riparo.
In un villaggio c’era una bellissima statua di un grande maestro con le braccia aperte. Su una targhetta sotto la statua erano incise queste parole: “Vieni tra le mie braccia”. Con il passare degli anni, le braccia si ruppero. Gli abitanti del villaggio amavano molto la statua e ne furono profondamente amareggiati. Così si riunirono per decidere il da farsi. Alcuni suggerirono che la statua doveva essere abbattuta, altri obbiettarono che si sarebbero dovute fare delle braccia nuove, ma alla fine un anziano si alzò e disse: “No, non preoccupatevi, lasciatela senza braccia.” I suoi compaesani risposero: “Ma la targa sotto la statua dice ‘Venite tra le mie braccia.’” L’anziano rispose: “Non c’è problema. Proprio sotto le parole ‘Venite tra le mie braccia’, dovreste aggiungere: ‘Facendomi agire attraverso le vostre mani’.”
Dobbiamo diventare le mani, gli occhi e le orecchie di Dio. La nostra ispirazione, forza e coraggio devono venire da Dio. Allora, la paura, il dubbio e il peccato non ci macchieranno mai.
Così come il sole non ha bisogno della luce di una candela, Dio non necessita nulla da noi. Prima o poi il corpo perirà, per cui non è forse meglio consumarlo agendo, piuttosto che lasciarlo arrugginire per il disuso? Altrimenti qual è la differenza tra le persone e i vermi? Anche i vermi mangiano, dormono, si riproducono e alla fine muoiono. Cosa facciamo di più nelle nostre vite?
Figli, che Dio esista o meno, può essere fonte di discussione. In qualunque caso, nessuna persona razionale potrà mai dire che la sofferenza umana non esiste; possiamo vederla con i nostri occhi. Amma considera il servizio disinteressato verso queste persone, un’adorazione a Dio. Amma prega che questo atteggiamento di sacrificio di se stessi si risvegli nei suoi figli. Possa il mondo comprendere attraverso voi tutti che le acque dell’amore, della compassione, del servizio disinteressato e del sacrificio, non si sono prosciugate nei cuori umani.
Nel villaggio dove è nata Amma, c’era solo un rubinetto per circa 1000 famiglie. Al massimo, ogni persona poteva riempire solo una pentola di acqua e già solo questo significava dover aspettare da mattina a notte, e a volte si finiva per non riuscire a prendere acqua affatto. In seguito a questa esperienza, quando Amma vede acqua che perde da un rubinetto, si sente come se il suo sangue sgorgasse al posto dell’acqua. Si può pensare: “Come possiamo smettere di sprecare l’acqua? A chi ci rivolgiamo per trovare una soluzione?” Amma ha vissuto senza neanche i comfort basilari e ha visto con i propri occhi la sofferenza delle persone attorno a lei. Per questo motivo, quando vede persone che soffrono, istintivamente sente il bisogno di aiutarle.
La Natura è nostra madre. Mentre la nostra madre biologica ci può tenere sul grembo per i primi anni, Madre Natura ci tiene sul suo grembo per tutta la vita.
Amma ha un desiderio: tutte le università dovrebbero mandare i loro studenti in villaggi di zone rurali povere o nei ghetti delle città, per almeno uno o due mesi durante il loro percorso educativo. Saranno così in grado di vedere direttamente i problemi e le condizioni che devono affrontare i poveri e potranno in seguito trovare delle soluzioni e scrivere resoconti su tutto ciò che hanno studiato e, così facendo, ci aiuteranno anche a portare aiuti più efficaci e, allo stesso tempo, a risvegliare la compassione nella gioventù odierna.
Oggi le università e i loro ricercatori sono classificati in base al quantitativo di fondi che ricevono, al numero delle loro pubblicazioni e al loro calibro intellettuale. Le facoltà sono pubblicizzate allo stesso modo. Assieme a questo, dovremmo prendere in considerazione quanto siamo stati in grado di usare la ricerca per servire lo strato più basso e più vulnerabile della società e ciò sarebbe come avere dell’oro che si trasforma in profumo. Nel nostro approccio allo sviluppo sostenibile, non dovremo dimenticare che è attraverso il rafforzamento delle persone alla base della piramide che l’intero edificio della società diventa forte e solido.
Separare la scienza e la spiritualità è stato il più grave crimine contro l’umanità del secolo passato. Questi due rami della conoscenza che avrebbero dovuto procedere mano nella mano, sono stati divisi, e i suoi praticanti sono stati etichettati come scienziati moderni o rappresentanti di fedi religiose. “Solo le scoperte scientifiche si basano sulla logica e sull’intelligenza. Sono l’unica verità. La fede religiosa è cieca ed errata”. Questa era l’ideologia che venne divulgata.
Tutti i disastri naturali recenti e i cambiamenti allarmanti nel clima globale stanno minando la sopravvivenza di questo meraviglioso pianeta Terra in cui viviamo. Ora, molte persone non possono fare a meno di pensare che tutto ciò possa essere il risultato del contrapporre la scienza e la spiritualità e ritenere che l’una sia più importante dell’altra.
Tre fattori sono necessari per fare sì che le nostre azioni diano i risultati desiderati: il momento opportuno, lo sforzo personale, e la grazia di Dio. Amma fa un esempio di un uomo che fece un lungo viaggio per recarsi ad un colloquio di lavoro. Si svegliò la mattina presto, salì in macchina e raggiunse l’aeroporto in tempo. Dopo il check-in il volo venne cancellato: il motore dell’aereo aveva problemi meccanici o il tempo era troppo brutto per volare. In questo caso, l’uomo aveva prodotto lo sforzo necessario per giungere in tempo all’aeroporto, ma poiché non aveva la grazia, non fu in grado presentarsi al colloquio. In modo simile, abbiamo bisogno della grazia di Dio per rendere tutte le nostre azione complete e piene di significato. Le pratiche spirituali e la compassione non sono due cose distinte, ma una cosa sola. Le nostre azioni disinteressate ci ritorneranno indietro come grazia di Dio.
Possa l’albero della nostra vita essere fermamente radicato nel terreno dell’amore. Possano le buone azioni esserne le foglie, le parole di gentilezza costituirne i fiori, e possa la pace esserne il frutto. Possa il mondo fiorire come una famiglia unita nell’amore. Possiamo noi essere in grado di creare un mondo nel quale pace e felicità prevalgono. Questa è la preghiera sincera di Amma.
Lokah samastah sukhino bhavantu
“Che Tutti Gli Esseri Nell’Universo Siano Felici”