Celebrazioni di Shivaratri, 23 febbraio 2009 – Amritapuri
“Dio è sempre sveglio dentro di noi, ma noi siamo profondamente addormentati”, ha detto Amma. “Pertanto non siamo in grado di avvertire la Sua presenza”. Erano circa le due del mattino, a metà della tradizionale notte di veglia e digiuno di Shivaratri.
Amma ha proseguito dicendo alle persone riunite che festività come quella di Shivaratri rappresentano un’opportunità per tentare di emergere da questo stato attraverso una notte di austerità.
Amma ha spiegato che ‘restare svegli’ non significava solo tenere gli occhi aperti: “Significa conservare la consapevolezza delle nostre azioni, delle nostre parole e dei nostri pensieri. Quando appare questa consapevolezza,” ha continuato Amma,”l’ignoranza scompare. L’oscurità non è qualcosa che si può rimuovere ma, quando introduciamo la luce, essa sparisce automaticamente. Allo stesso modo, quando compare la consapevolezza, l’oscurità dell’ignoranza svanisce”.
Amma ha anche cantato alcuni bhajan dedicati a Shiva, tra cui “Manobudhyahamkara chithani naham,” “Om Namah Shivaya” e “Bolo Nath Hare”, per vivificare e ispirare i suoi figli.
“Il cibo e il sonno sono molto importanti”, ha detto Amma. “Nessuno li sacrificherà senza pensarci due volte. Solo quando il nostro amore per Dio trascenderà il nostro amore per il cibo e per il sonno smetteremo di considerare il digiuno e la veglia come una sofferenza … Quando l’amore per Dio si risveglierà nei nostri cuori, vedremo svanire tutti i pensieri materiali. Le festività come Shivaratri rappresentano un’opportunità per risvegliare questo amore dentro di noi”.
Amma ha concluso il discorso dicendo: “Amma prega che i suoi figli abbiano quest’attitudine di sacrificio e abbandono non solo in occasione di Shivaratri, ma nell’arco di tutta la loro vita. Possano i vostri pensieri, le vostre parole e le vostre azioni nascere dall’amore”.