Copenhagen, Danimarca, 22-23 ottobre – Tour Europeo 2019.
Amma è arrivata a Copenhagen dopo un lungo viaggio su strada da Winterthur in Svizzera e, nonostante l’arrivo a tarda ora, il suo percorso era illuminato dai volti sorridenti dei volontari danesi, entusiasti che fosse tornata solo un anno dopo la sua ultima visita. Il programma si è tenuto nel famoso stadio di Brondby Hallen. Amma è stata accolta in Danimarca da Ajit Gupte, ambasciatore indiano in Danimarca e da Camella Bruckner, direttrice del Programma di Sviluppo delle Nazioni Unite (UNDP) nei Paesi nordici, e dalla nota giornalista, autrice e politica Paula Larrain.
Camella Bruckner ha parlato dell’importanza dell’opera di Amma nel realizzare gli obiettivi delle Nazioni Unite: “Come l’organizzazione di Amma, l’UNDP si muove con diverse linee d’azione e sta lavorando per realizzare gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite. Ma non possiamo farlo da soli. Mi sento fortemente incoraggiata dall’impegno di Amma, dalla sua generosità, e dallo straordinario lavoro fatto da Embracing the World. Cogliamo l’attimo e approfittiamo della presenza di Amma per raggiungere gli obiettivi delle Nazioni Unite per il 2030, sia per le persone che per il pianeta”.
Paula Larrain, giunta in Danimarca come rifugiata all’età di 4 anni, si è espressa sull’importanza del messaggio di Amma per un mondo dilaniato da guerre e conflitti: “Amma sta cambiando il mondo non con la lotta, non urlando o alimentando la rabbia per le ingiustizie del mondo, ma facendo l’esatto opposto, ripetendo il messaggio di compassione, dando speranza e condividendo il suo messaggio di amore infinito con chiunque venga a lei, letteralmente, abbracciando il mondo. Amma, il Suo abbraccio mi ha fatto vedere le cose più chiaramente. Mi ha resa più forte, e Le sarò eternamente grata per questo. Vorrei che il Suo amore si diffondesse in ognuno dei presenti qui oggi, e anche che più persone seguissero il Suo cuore e il Suo esempio. Grazie infinite”.
Ajit Gupte ha parlato di Amma come di una luce per il mondo: “Amma è apparsa come un faro in un mondo che affronta sfide immense, dalla guerra al terrorismo, ai disastri naturali, offrendo la speranza a milioni di persone. E sempre in milioni di persone Amma ha risvegliato l’empatia, esortando a mettere da parte i desideri personali e a lavorare in modo disinteressato per il miglioramento della società”.
Mentre gli organizzatori locali le esprimevano la loro riconoscenza per esser ritornata in Danimarca, le voci del pubblico si sono unite in coro intonando una canzone danese per ringraziarla del suo amore. Sventolando le bandiere di Danimarca, Norvegia e Svezia, tutti cantavano insieme:
“Chiamalo amore,
Semplicemente chiamalo in qualunque modo lo senti,
Non ci sono parole
che possano veramente esprimere questo sentimento,
Quindi chiamalo comunque lo senti”.
Nel suo discorso, Amma ha esortato a dare alle persone della nostra vita più importanza che alle apparecchiature elettroniche nelle nostre mani: “La maggior parte delle persone vive in un modo virtuale. Se non riusciamo a dare ai membri della nostra famiglia un minimo dell’attenzione che diamo ai nostri dispositivi tecnologici, allora qual è il significato di “famiglia”? Per molta gente le relazioni sono diventate confinate ai numeri sul cellulare. Non diamo più importanza all’incontrarci faccia a faccia.
“Quando i nostri rapporti con il mondo sono definiti solo dalle macchine, affidiamo veramente la nostra coscienza a una macchina inanimata. Dovremmo usare le macchine e amare le persone. Non dobbiamo mai permettere che il motto della nostra società diventi ‘usa le persone e ama le macchine’”.