29 marzo 2021
Alla base di tutto ciò che facciamo sta l’obiettivo di assicurare a tutti un adeguato accesso al nutrimento, all’acqua potabile e ad abitazioni sicure. Benché la missione di Embracing the World sia iniziata a livello mondiale nel 1989, il COVID-19 ha creato uno stato di emergenza mai visto prima.
Con la pandemia l’India ha affrontato il bisogno cruciale e urgente di interventi per le popolazioni emarginate nei villaggi tribali delle aree rurali al fine di fornire informazioni e far prendere consapevolezza riguardo alla malattia. Queste popolazioni sono rimaste indietro nello sviluppo per via dell’isolamento e dello stile di vita tradizionale. Il panico e la confusione ingenerati dal Covid non ha fatto altro che aumentare tale divario.
L’Amrita Vishwa Vidyapeetham è stato dichiarata “centro di eccellenza tribale” – Tribal Center of Excellence (Tribal CoE) dal Ministero indiano degli Affari Tribali e il centro si è rapidamente attivato per definire un protocollo per gestire il Covid nelle aree tribali.
Il Tribal CoE è particolarmente attivo negli Stati dell’Odisha, del Maharashtra, del Jharkhand, del Chattisgarh, del Rajasthan, del Tamil Nadu, del Kerala e del Madhya Pradesh, luoghi ad alto rischio di contaminazione delle popolazioni locali. Una seria preoccupazione era il pendolarismo dei lavoratori dalle città, che avrebbe potuto essere fonte di contagio Covid tra le diverse regioni.
Pertanto la minaccia del coronavirus ha imposto nuove regole e procedure al fine di evitare il contagio e la perdita di vite umane. Oltre alla necessità di prevenire la stigmatizzazione, la violenza contro gli operatori sanitari, e l’abbandono degli indigenti.
Le principali difficoltà consistevano nella restrizione della mobilità dovuta al lockdown, alla scarsa connessione internet e alla scarsa disponibilità di attacchi elettrici. Nonostante questo il Tribal CoE è riuscito a diffondere conoscenze grazie ai pendolari tribali. Uno strumento chiave è stato il cellulare e l’uso dei tablet.
Una delle prime misure adottate è stato diffondere sin dall’inizio la consapevolezza del COVID-19, misura adottata prima dell’inizio del lockdown in India. Il 14 marzo sono stati inviati materiali ai lavoratori residenti nei villaggi, che hanno potuto diffondere le notizie attraverso video, dimostrazioni e dibattiti. I formatori hanno fornito sessioni di prevenzione mettendo mascherine, tenendo la distanza di sicurezza e portando sapone per lavare le mani prima e dopo il contatto. Sono stati affissi cartelloni con l’invito a lavare le mani e a tenere il distanziamento sociale
Molti abitanti locali parlano solo i dialetti autoctoni, e pertanto i lavoratori pendolari sono andati porta a porta a coinvolgere gli abitanti delle comunità traducendo le informazioni, come ad esempio il Covid si diffonde, la necessità di indossare mascherine, come lavare appropriatamente le mani, come tenere il distanziamento sociale, la necessità dell’igiene personale e di tener pulita la propria casa e la zona circostante, nonché i rischi dello sputare nei luoghi pubblici.
Con il picco della pandemia sono state adottate nuove misure. Il Tribal CoE ha usato gruppi WhatsApp per inviare ai lavoratori dei villaggi video sulla prevenzione e immagini, i quali a loro volta potevano girare a tutti i membri della propria rubrica, assicurando così la diffusione delle informazioni più importanti in maniera esponenziale.
Dal 24 marzo, data in cui è iniziato il lockdown, una delle peggiori conseguenze fu che i pendolari vennero obbligati a rientrare ai propri villaggi. La maggior parete di loro si recava nelle città per lavorare a cottimo nel settore manifatturiero e in quello delle costruzioni con paga giornaliera. Tuttavia, chiudendo tutte le imprese, i lavoratori sarebbero rimasti per strada con poco denaro, cibo e acqua.
Inoltre il problema del rientro forzato dei lavoratori a casa è stato percepito come minaccia dagli abitanti dei villaggi che inizialmente non sapevano come trattarli. Ci sono stati esempi in cui alcuni pendolari sono dovuti scappare dal villaggio perché altri abitanti hanno chiamato la polizia locale.
Ai pendolari sono state fornite informazioni da condividere con gli altri membri del villaggio sul protocollo da seguire per il rientro presso le proprie famiglie e il Tribal CoE ha fatto da ponte tra di loro e le autorità locali come la polizia, i membri della guardia e le amministrazioni locali.
I lavoratori inoltre hanno diffuso l’informazione di trattare con compassione e rispetto i pendolari. Nei villaggi tribali del Rajasthan, del Chattisgarh, dell’Odhisha e del Jharkhand, il rientro dei pendolari è stato cura delle amministrazioni locali. Sono stati posti in quarantena nelle scuole locali, vuote a causa del lockdown, e in strutture governative.
Un altro aspetto difficile conseguente alla paura del Covid è stata l’ondata di rabbia e comportamento insubordinato degli abitanti dei villaggi nei confronti degli operatori sanitari estranei alle loro comunità. Gli abitanti locali non volevano farli entrare nel villaggio temendo che portassero il contagio e il virus, anche se invece gli operatori andavano ad aiutarli a proteggersi dal Covid.
Il Tribal CoE ha inviato ai lavoratori dei villaggi istruzioni per far sapere agli abitanti dei villaggi che potevano fidarsi degli operatori sanitari e sulla necessità di trattarli rispettosamente, in quanto portatori di informazioni di vitale importanza per salvare vite umane. Questo ha contribuito a placare i membri delle comunità e ha aperto la strada ai successivi passi degli operatori sanitari.
Complessivamente il Tribal CoE è riuscito a raggiungere 18 villaggi per un totale di 2.199 famiglie e una popolazione complessiva di 10.958 persone.
Si stima che la diffusione delle informazioni attuale sia aumentata esponenzialmente, grazie all’utilizzo dei social media nella condivisione delle stesse con i membri delle rispettive liste.
Il Tribal CoE è un centro multidisciplinare dell’Amrita University che include in sé l’AmritaCREATE, la School of Ayurveda, il Department of Community Medicine, e il Department of Food Science and Nutrition.