Conferenza “Ascoltare e Parlare con il Cuore” – Milano, 13 maggio 2018

Partendo da noi stessi, dando auto-empatia a ciò che sentiamo e viviamo dentro di noi, possiamo poi portare empatia nelle relazioni tra le persone e, in ultima istanza, nei nostri sistemi sociali. Questa è la connessione con il cuore e dal cuore in grado di accogliere e trasformare  ogni emozione presente in noi e negli altri e che permette alla nostra naturale empatia di sbocciare. Se mi connetto a ciò che è vivo in me – ovvero a qual’è il bisogno, emozione e sentimento che mi spinge ad avere una relazione con te – e formulo una richiesta in termini positivi, senza pretesa, (e questo processo lo applico anche mentre ascolto te – l’altro) è possibile riuscire a cooperare alla realizzazione dei bisogni di cui ciascuno di noi è portatore.
Ascoltare e Parlare con il Cuore, un’ introduzione al linguaggio della Comunicazione Nonviolenta, tenuto da Petra Quast, ci ha aiutato a diventare più consapevoli del fatto che ogni giudizio e/o critica che noi rivolgiamo nei confronti di qualcuno in realtà è l’espressione tragica di un nostro bisogno. Siamo, infatti, abituati a formulare le nostre richieste nei confronti dell’altro in termini negativi ed è proprio ciò che il più delle volte determina un senso di chiusura nell’altro e va ad alimentare il conflitto. A volte anche noi stessi non abbiamo chiaro quale sia l’emozione che stiamo vivendo oppure qual è il bisogno che stiamo cercando di soddisfare quando ci comportiamo in una data maniera. Per aiutarci nella comprensione, la facilitatrice Petra Quast, oltre a fornirci pratici esempi, ci ha proposto una lista dei principali “Bisogni Umani” che noi tutti condividiamo; “ Delle parole che esprimono delle interpretazioni sugli altri “ e ci ha accompagnato nella “Danza della Giraffa” ovvero nei 4 passi della Cnv:

Per Favore
Io Tu
– Osservo – Osservi
– Mi Sento – Ti senti
– Perché ho bisogno – Perché hai bisogno
– Mi piacerebbe – Ti piacerebbe

Marshall Rosemberg è l’ideatore del linguaggio della “Comunicazione Nonviolenta”, linguaggio che trae ispirazione dalla vita di Gandhi e dai principi sanscriti a cui aderì durante la sua lotta pacifica “Ahimsa”  e “Satyagraha” – Ahimṣā è un termine sanscrito composto da ‘a’ privativa e ‘himsa’«danno, violenza»: la parola implica una sfumatura intenzionale che si potrebbe rendere con «assenza del desiderio di nuocere, uccidere». Satyagraha che significa forza della verità (da Satya: Verità e Graha: forza).

“Le parole sono finestre oppure muri”, oltre ad essere il manuale della Cnv, è il libro più conosciuto di M. Rosemberg.