Messaggio per il nuovo anno 2007
“Stiamo entrando nel nuovo anno con cuori pieni di speranza”, ha detto Amma un’ora dopo l’inizio del 2007. “Preghiamo sinceramente affinché in questo nuovo anno – contrariamente al passato – non si debba più essere testimoni di guerre, della morte di persone innocenti uccise dal terrorismo o da disastri naturali. Le preghiere collettive possono determinare molti cambiamenti”.
Nel suo discorso, Amma ha riflettuto su come, alla vigilia del Nuovo Anno, tutti abbiano l’abitudine di pregare Dio affinché esaudisca i loro desideri.
“È una buona cosa accarezzare dei sogni riguardo al futuro”, ha detto Amma ai suoi figli. “Ma dobbiamo anche fare degli sforzi personali per realizzare quei sogni”.
Amma ha poi affermato che il Nuovo Anno è il momento giusto per fare l’inventario della nostra vita e verificare se stiamo facendo dei progressi, o se ci siamo allontanati dalla meta. Nella vita, infatti, talvolta, non abbiamo idea di dove siamo diretti.
“La peggiore povertà che si possa conoscere in questo mondo è la povertà d’amore”, ha dichiarato Amma. “In una società dove l’egoismo è in crescita, gli esseri umani hanno perduto il linguaggio della condivisione. Questa è la maledizione più orribile”.
Amma ha in seguito chiesto a tutti coloro che hanno l’abitudine di fumare, di acquistare capi di abbigliamento costosi e di fare altre spese di lusso, di considerarne la riduzione per donare il denaro così risparmiato ai poveri.
Puntualizzando che è solo a causa dell’avidità umana se nel mondo le persone sono costrette a soffrire la fame, Amma ha raccontato un aneddoto nel quale Dio esprime la risoluzione di eliminare la fame nel mondo.
La storia termina col fallimento di Dio perché nessuno è disposto a condividere l’abbondanza di cibo che Egli ha creato.
“Quando si avvicina un nuovo anno, tutti riflettiamo su quello appena trascorso – sugli eventi belli e su quelli brutti”, ha detto Amma. “Come ricercatori spirituali dobbiamo inoltre esaminare noi stessi, ‘Quali sono state le nostre conquiste? Dove abbiamo esitato? Non dobbiamo essere egoisti con i nostri conseguimenti, ma trarre ispirazione da essi. Dobbiamo riconoscere i nostri errori e quindi decidere di andare avanti con maggiore consapevolezza”.
Amma ha concluso il suo discorso chiedendo alla gente di trascorrere almeno un po’ di tempo ogni giorno aiutando gli altri.
“Potrebbe consistere nel parlare con gentilezza, usando parole di consolazione verso gli afflitti o ascoltare con partecipazione i problemi di qualcuno”, ha aggiunto Amma. “Può essere fatto proteggendo Madre Natura o provvedendo a qualunque altro genere di aiuto. In questo modo, con buoni pensieri e buone azioni, possiamo creare delle vibrazioni positive nel mondo.
Certamente l’oscurità dell’egoismo e dell’odio scompariranno. Possano i miei figli diventare una lampada che riempie il mondo con la luce della pace e dell’amore”.
Amma ha poi cantato tre canti, iniziando con “Hari Bol” e “Giridhari Gopala.” Quello finale è stato in inglese. La canzone —”Everyone in the world”— era molto adatta per una notte associata ai sogni per il futuro, poiché rappresenta il sogno di Amma.
Tutti nel mondo possano dormire
almeno una notte senza paura.
Tutti nel mondo possano mangiare
almeno un giorno a sazietà.
Possa cessare la violenza almeno per un giorno
e nessuno essere umiliato o ferito.
Tutti, giovani e vecchi, servano chi soffre
almeno per un giorno con tutto il cuore.
Questo è il mio sogno,
questa è la mia preghiera.
La risposta è l’amore, l’amore è la via.
La risposta è l’amore, l’amore è la via.