Luglio 2015 – M.A. Center Germania
L’incontro europeo di AYUDH, che si svolge annualmente all’M.A. Center in Germania, è stato un grande evento che ha segnato l’inizio del secondo decennio dalla sua istituzione. Lo spirito e la determinazione dietro l’iniziativa crescono di anno in anno. Quest’anno AYUDH ha accolto 250 giovani provenienti da 23 paesi, i quali hanno preso parte al ritiro di una settimana dal tema “Insieme possiamo”. Nel dettaglio, le nazioni partecipanti sono state: Austria, Belgio, Canada, Croazia, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, India, Irlanda, Israele, Italia, Paesi Bassi, Portogallo, Repubblica Ceca, Slovenia, Spagna, Svizzera, Regno Unito, Thailandia, Ucraina e USA.
Il ritiro giovanile ha presentato un’ampia gamma di eventi: dibattiti motivazionali, laboratori, una campagna contro il bullismo elettronico, pratiche spirituali, una giornata sportiva, riprese e montaggio di un video musicale, un picnic e uno spettacolare festival composto da musica e danza a conclusione della settimana.
Conferenze
Personaggi di calibro internazionale hanno tenuto dei discorsi ispiratori nell’ambito del tema “insieme possiamo”.
Il rabbino Shai Moshe Piron, ex ministro israeliano per l’istruzione e membro attuale del parlamento, ha condotto una sessione interattiva con Adi Altschuler, un’attivista sociale israeliana. Adi, nominata “guida delle generazioni future” dalla rivista americana Time, ha raccontato la sua storia riguardo a come abbia fondato all’età di sedici anni „Krembo Wings“, un grande movimento giovanile che interagisce e instaura rapporti di amicizia con ragazzi diversamente abili. Oggi, l’associazione annovera trentacinque centri in tutto il paese e circa tremila giovani volontari. In seguito, Adi ha incoraggiato i ragazzi di Ayudh a provocare un cambiamento nella nostra società attraverso un atto di fede all’inseguimento dei propri sogni e obiettivi.
Alla fine della sessione, il rabbino ha sorpreso un po’ tutti, prendendo in mano la chitarra e insegnando al pubblico una canzone di pace in ebraico.
Manish Pandey, sceneggiatore britannico del film documentario „Senna“, con il quale ha vinto il premio Bafta, ha narrato i punti di svolta della sua vita, traendo esempi pratici volti a spronare e incitare il pubblico. Inoltre, ha sottolineato come il contributo di ciascun membro di un gruppo e lo spirito di unione siano fattori critici che determinano il successo o meno di un qualsiasi progetto.
Marzia Mete, regista italiana vincitrice di un premio, ha mostrato un suo video musicale molto ispirante dal titolo „Motherless child“, che ruota intorno al tema del trovare la propria casa. In seguito, ha espresso il suo sostegno e le sue idee in relazione a progetti di assistenza per i senzatetto.
Lucia Rijker, sei volte campionessa mondiale di boxe e kickboxe, ha partecipato al summit per la seconda volta dopo il 2011. Con il suo discorso e le sue profonde affermazioni nella sessione di domande e risposte, Lucia è stata una grande fonte di ispirazione per tutti i ragazzi presenti.
Bri. Dipamrita, leader dell’ONG francese Embracing the World ha tenuto un discorso di grande impatto, soffermandosi sull’attuale cambiamento climatico e il bisogno urgente di un’azione comune per evitare una catastrofe globale.
Più in dettaglio, ha riportato che i migliori scienziati a livello globale indicano l’imminente incontro dell’ONU in Francia sui cambiamenti climatici (COP21) come ultima occasione per una soluzione politica. Questa risoluzione sarà possibile solamente se i leader politici comprenderanno l’importanza di includere la dimensione spirituale all’interno dei dibattiti.
In cima a tutto ciò, Br. Shubamrita ha guidato, durante gli ultimi giorni del ritiro, dei fantastici seminari e dibattiti. Ha insegnato il valore nell’essere in grado di rispondere a domande importanti riguardo la nostra vita come: „Ho vissuto?“, „Ho condiviso amore?“, „Ho contato qualcosa?“.
Laboratori
Esperti e professionisti hanno offerto una grande varietà di laboratori nei rispettivi campi: gestione dei progetti AYUDH, HOPE (Harps Of Peace, Arpe di Pace, suonare l’arpa a scopo terapeutico), fotografia, percussioni africane, danza Hip Hop, stile di vita vegano, progetto RespAct contro il cyberbullismo, permacultura, AnanDao (arti marziali), sviluppo e consapevolezza di sé stessi tramite l’interazione con i cavalli, meditazione IAM per i giovani, arte e massaggio Thai Yoga.
Progetto RespAct contro il (cyber-)bullismo
Un elemento fondante della settimana è stato il progetto RespAct contro il bullismo (online e non) nelle scuole. Per dare il via all’iniziativa, tutti i 250 ragazzi di AYUDH hanno fatto visita lunedì 13 Luglio alla Theodor Litt Schule, una scuola media con 500 iscritti situata nella città vicina di Michelstadt.
Nei sei mesi precedenti, alcuni membri di AYUDH con esperienza nel campo della psicologia, dell’istruzione e del sociale hanno collaborato insieme agli insegnanti della scuola per accrescere la consapevolezza nella comunità scolastica riguardo al tema del bullismo.
L’evento RespAct è cominciato con degli sketch creativi che hanno messo in luce le problematiche relative al bullismo e le possibili soluzioni. Le scenette sono state preparate dai vari gruppi nazionali di AYUDH e dagli alunni locali.
Successivamente, Lucia Rijker ha tenuto uno splendido discorso su come il valore del „rispetto“ l’abbia aiutata ad eccellere sia nel mondo sportivo a livello professionistico sia nella sua vita privata. Lucia ha evidenziato tre aspetti del tema in oggetto, ritenendoli essenziali per il raggiungimento di un ambiente scolastico positivo: rispetto per sè stessi, rispetto per l’altro e rispetto per la comunità. Come presa di posizione contro il bullismo, tutti gli alunni, gli insegnanti e i membri di AYUDH si sono raccolti per una foto di gruppo nel cortile della scuola, formando la scritta „stop mobbing“ (equivalente tedesco di „bullismo“).
Il progetto è stato accolto con entusiasmo. Il sindaco di Michelstadt Stephan Kelbert ha espresso la sua gratitudine ad AYUDH per avere lanciato l’9iniziativa.
I media locali hanno dedicato all’evento un contributo radiofonico e un’articolo di giornale.
Il progetto RespAct è stato poi portato avanti con un laboratorio di 4 giorni nella scuola stessa, sotto la guida di Lucia Rijker. Oltre ad alcuni ragazzi di AYUDH vi hanno partecipato anche tre insegnanti e 25 alunni della scuola, tra cui alcuni profughi e ragazzi con una storia di migrazione alle spalle. È stata una grande opportunità per loro di aprirsi e di interagire con un gruppo internazionale di giovani, ragionando insieme sulle sfide poste dall’integrazione e sulla ricerca di una identità culturale (leggi di più al riguardo).
Musica, sport e picnic
Come ogni anno, i ragazzi di AYUDH hanno scritto, composto e registrato una canzone tema per il campo. La canzone di quest’anno è stata intitolata „One Heart“, evidenziando in questo modo l’unità di tutti i popoli indipendentemente da cultura, credo o colore della pelle. Inoltre, è stato girato un video musicale che mostra tutti i giovani mentre ballano e festeggiano insieme.
Il terzo giorno si è tenuto un torneo di sport molto apprezzato dai ragazzi, i quali hanno potuto sperimentare, in un modo divertente, l’importanza dello spirito di unione.
Verso la fine della settimana, è stato organizzato un piacevole picnic nel bosco. Mangiare immersi nella natura, celebrare il momento suonando canzoni di pace e giocando all’aria aperta è stato meraviglioso e indimenticabile.
Rivolgendo l’attenzione all’interno di noi stessi
Per bilanciare le attività della settimana dedicate alla socializzazione, ogni giorno sono state offerte delle pratiche spirituali, includendo canti devozionali, meditazione e yoga.
Una piacevole serata di riflessione ha avuto luogo mercoledì 15 Luglio, quando Br. Shubamrita ha invitato i ragazzi, durante una sessione interattiva, a riflettere sui propri sogni e ambizioni. Un albero della vita simbolico è stato posizionato al centro del palco e ogni partecipante é stato incoraggiato a scrivere su un foglietto i suoi obiettivi personali e quelli da raggiungere con la comunità di AYUDH e ad appenderlo sull’albero.
La luce delle candele e le stupende melodie ispiratrici suonate da alcuni ragazzi hanno fatto della serata un’evento profondo e memorabile.
Insieme per il 2016
In linea con lo spirito di gruppo è stato pianificato un dibattito chiamato spazio aperto, „Open Space“, all’interno del quale ogni partecipante ha avuto l’occasione di esprimere i temi più importanti sui quali AYUDH dovrà concentrarsi nel prossimo anno. Le opinioni e i sogni di 250 giovani sono stati riassunti dagli organizzatori in un tema comune per il 2016: ‘One World. One Home’: un mondo, una casa; il tema riflette l’ambizione di AYUDH di assistere i senzatetto, proteggere la santità del nostro pianeta e allo stesso tempo trovare la nostra casa spirituale.
Festival multiculturale
La fine del summit è stata segnata da uno show multiculturale intitolato „OdenWorld“, al quale hanno assistito ospiti da tutta Europa e circa 600 persone provenienti dalle città vicine. Alle radici del festival, c’è stata la volontà di raggruppare ragazzi talentuosi provenienti da tutto il mondo con artisti locali della regione dell’Odenwald.
OdenWorld ha fornito una panoramica sui valori e i progetti di AYUDH ed Embracing the World. Il coordinatore distrettuale Dietrich Kübler si è rivolto al pubblico esperimendo la sua ammirazione per le opere di AYUDH e di Amma.
Lo spettacolo ha incluso delle performance musicali da parte della banda scolastica locale e della African Drumming Band Bingoma (percussioni africane). Anche i ragazzi di AYUDH si sono esibiti, variando da musica classica, danze tradizionali dei Paesi Baschi, canzoni amate di AYUDH, fino ad una versione apparentemente infinita di Mata Rani.
Dundu – simbolo di unità
Il culmine della serata è coinciso con l’apparizione di Dundu, il gigante di luce, una marionetta gigante di forma umana, auto-illuminata. Dundu aveva già fatto la sua apparizione all’interno di eventi di importanza globale come le Olimpiadi del 2012, il World Church Day, la Giornata Mondiale delle Chiese, e la Giornata Mondiale della Gioventù organizzata dall’UNESCO. Elevandosi a simbolo di unità e unione di tutti i popoli, Dundu ha impressionato il pubblico presente con un’affascinante recita per poi concludere la performance con un’indimenticabile danza insieme ai ragazzi di AYUDH sulle note di „One Heart“.
Conclusione
Come di consueto alla fine della settimana, Willi Kredel, il sindaco di Brombachtal, ha consegnato i certificati di partecipazione ai membri di AYUDH riconoscendo il loro contributo e il loro coinvolgimento nel campo AYUDH come un’importante esperienza di apprendimento non formale.
Insieme per AYUDH
Più di 80 volontari da tutta Europa hanno lavorato senza sosta per rendere questo grande evento un grande successo. L’iniziativa è stata inoltre supportata dal coordinatore distrettuale Dietrich Kubler, dalle municipalità di Michelstadt e Brombachtal e dalla fondazione bancaria della Cassa di Risparmio (Sparkesse) di Odenwald.
Uno sguardo al 2016:
Il prossimo summit giovanile di AYUDH ‘One World. One Home’ (un mondo, una casa), si terrà dal 17 al 24 Luglio 2016 sempre all’M.A. Center in Germania. Se desiderate ricevere aggiornamenti ed essere avvisati quando apriranno le iscrizioni, siete pregati di registrarvi alla nostra newsletter o mettere un “like” alla pagina di ‘AYUDH Europe’ su Facebook.
Articoli di giornale riguardo al ritiro (originali in tedesco):
I giovani europei uniti contro il bullismo
http://www.echo-online.de/lokales/odenwaldkreis/brombachtal/europas-jugend-einig-gegen-mobbing_15839404.htm
Versione tradotta in inglese:
http://www.ayudh.eu/2015/european-youth-unite-against-bullying-press-report-odenwalder-echo-15-07-2015/
‘Insieme per un mondo pacifico’
http://www.echo-online.de/lokales/odenwaldkreis/brombachtal/gemeinschaftsgeist-fuer-friedliche-welt_15892894.htm
Versione tradotta in inglese:
http://www.ayudh.eu/2015/together-for-a-better-world-press-report-odenwalder-echo-23-07-2015/
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