Estratti dal satsang per il suo 70° compleanno
Amma ci mostra come la via maestra per un mondo bello e inclusivo sia quella della visione paritaria.
Quando questa visione paritaria aumenta nella società, l’armonia perduta del mondo può essere riconquistata.
Amma ha spesso manifestato un certo disinteresse nei confronti del suo “compleanno” e delle relative celebrazioni. Il dharma di Amma consiste nel considerare tutti uguali e nell’amarli e servirli. Per Amma non c’è festa o divertimento più grande di questo. Tuttavia, Amma è felicissima di vedere tutti i suoi figli insieme qui dopo la pandemia da COVID-19. Non si tratta solo di una riunione fisica. Amma può vedere e sentire palpabilmente qui l’unione dei cuori insieme all’amore dei miei figli che si riversa e si fonde in un fiume che scorre.
Questo breve intervallo tra la nascita e la morte che chiamiamo “vita” diventa rilevante e significativo solo quando le nostre azioni sono buone. Per “buone azioni”, Amma intende l’adempimento dei nostri doveri verso la natura, verso i nostri simili e anche verso le altre creature.
La pandemia ci ha insegnato molte lezioni. O meglio, ha cercato di insegnarci molte lezioni. Perché fin dall’inizio della creazione, la natura, o Dio, ha cercato di insegnarci molte lezioni. Se solo l’umanità ne avesse tenuto conto, avremmo potuto evitare molte delle gravi sfide che stiamo affrontando.
Ogni calamità – sia essa una pandemia, un disastro naturale o un cambiamento climatico – spinge l’umanità a coltivare tre cose:
1. La cooperazione
2. La compagnia
3. Comunione.
Dobbiamo cioè muoverci in cooperazione con i nostri simili, in compagnia della Natura e in comunione con Dio. Se non riusciamo a farlo, almeno un po’, avremo un impatto negativo su tutte le nostre azioni.
È abitudine umana cercare di risolvere i conflitti attraverso la negoziazione e il compromesso. Ora stiamo tentando lo stesso approccio con la natura. Negoziati e compromessi possono funzionare quando si tratta di conflitti tra persone, comunità, partiti politici e nazioni, ma non funzionano con la Natura. L’unico metodo efficace con la Natura è avvicinarsi a lei con umiltà, senza arroganza, con la testa china e il cuore colmo di cordialità e riverenza.
Possiamo perdonare qualcuno che ci ha ferito, ma non dimentichiamo mai la ferita. Questa è la legge della natura. Natura è sinonimo di “pazienza”. Le madri perdonano gli errori dei loro figli, commessi a causa dell’ignoranza, e continuano a prodigare loro amore e affetto. Ma l’umanità sta tormentando Madre Natura da generazioni. Per tutto questo tempo, nostra madre ci ha pazientemente perdonato. Ha continuato a riversare su di noi la sua compassione e il suo amore, ancora e ancora. Ma questo non continuerà ancora per molto. Perché abbiamo iniziato a vedere la compassione, la pazienza e le altre virtù di Madre Natura come sue debolezze e limiti. Abbiamo dimenticato la verità che la Natura è una forza potente, capace di punizione e di redenzione. Forse Madre Natura ha iniziato a capire che essere paziente non migliorerà l’umanità. Impariamo quindi a chinare il capo in segno di umiltà verso la Natura. Impariamo a trattare la Natura con amore e rispetto. La vera amicizia tra le persone sboccia quando sono in grado di abbracciare e accogliere i disaccordi e le critiche a cuore aperto. Da questa amicizia nasce una coesistenza efficace. La vera coesistenza si fonda sulla perfetta consapevolezza che gli esseri umani devono condividere collettivamente questa Terra, le sue risorse naturali e la sua abbondanza con i loro simili e le altre creature.
Esiste un luogo al mondo in cui non ci siano contraddizioni? Non osserviamo contraddizioni anche nella condotta e nel comportamento di un singolo individuo? In una famiglia di quattro membri, si possono incontrare non solo quattro punti di vista, ma potenzialmente quattrocento. Questo perché ogni mente individuale non è una sola, ma può essere suddivisa in cento, con centinaia di caratteristiche diverse. E in un ufficio? Un ufficio è senza dubbio un supermercato di opinioni contraddittorie. Consapevolmente o meno, gli esseri umani sono in grado di accettare tutte queste contraddizioni della mente e di prenderle con filosofia. Sono anche abili nel fomentare problemi in luoghi vulnerabili, che ritengono di poter sfruttare per un tornaconto personale. La maggior parte dei problemi del mondo di oggi sono “creati” in questo modo. Il 90% dei problemi del mondo potrebbe essere alleviato se gli individui, le comunità e le nazioni aderissero al proprio dharma e permettessero agli altri di aderire al proprio.
Quando la Natura dall’aspetto diverso intona il suo canto di armonia e unità, solo a noi manca l’orecchio per ascoltarlo, il cuore per goderne. La bellezza di questa creazione è nella sua diversità. Il Sanātana Dharma ha sempre riconosciuto e accettato questa diversità. I nostri antichi veggenti non hanno mai visto alcuna contraddizione nella diversità. Né l’hanno mai negata. Questo perché possedevano la saggezza di sperimentare la diversità dell’universo come vari nomi e forme dell’Uno. In un giardino possono esserci molti fiori di colori e forme diverse. Ci possono essere anche fiori velenosi. Ma l’ape da miele non vede le differenze e raccoglie solo il nettare di ogni fiore. Allo stesso modo, i nostri antichi veggenti ci hanno insegnato a percepire l’unità sotto la diversità. In questa visione, non c’è odio o desiderio di vendetta. Non c’è rabbia o tristezza. È una visione in cui si vede solo la bontà in ognuno.
Ognuno di noi ha la capacità di apprezzare la bellezza delle differenze. Per esempio, una sinfonia è prodotta da un insieme di strumenti che producono suoni completamente diversi. Quando ascoltiamo una sinfonia, non dimentichiamo forse tutto e ci godiamo la sua armoniosa melodia? In questo modo, tutto ciò che sperimentiamo intorno a noi rivela sia il contrasto che la bellezza della diversità.
Nessuno può infrangere la legge divina di Dio. Tutte le leggi create dall’umanità sono insignificanti di fronte alla legge di Dio. Se una persona dichiarasse: “Non credo nella legge di gravità” e saltasse dal 10° piano di un edificio, potrebbe infrangere questa legge? Mai. Invece, anche se sopravvivesse, probabilmente avrebbe tutte le ossa rotte. La legge di Dio, in parole povere, è: “Tutti noi dobbiamo raccogliere i frutti delle nostre azioni, prima o poi”. Questa è la legge della natura.
In un momento o nell’altro, ogni persona si troverà di fronte a sfide intense nella vita. Può trattarsi della morte di una persona cara, della perdita della ricchezza e della sicurezza, di un grave fallimento, di un incidente che mette a repentaglio la vita, di una malattia invalidante, di un tradimento da parte di una persona in cui avevamo riposto la nostra fiducia, di un abbandono da parte di una persona che amavamo veramente… Può trattarsi di qualsiasi cosa.
Quando si presentano queste prove e tribolazioni, non dobbiamo crollare. Dovremmo cercare di riconoscere che si tratta di situazioni per risvegliare la nostra forza interiore e cercare di andare avanti. In realtà, in questo viaggio della vita, abbiamo un amico intimo e invisibile che è sempre al nostro fianco. Questo amico intimo è Dio. Se riponiamo la nostra fede in questo amico, non c’è posto per la paura.
Non siamo candele che dipendono dagli altri per essere accese. Siamo il Sole che si autoalimenta. Non siamo gattini indifesi, ma potenti leoni. Dobbiamo sviluppare pazienza e perseveranza per risvegliare il nostro potenziale interiore. Se utilizziamo un super computer del valore di milioni di euro, in grado di gestire la contabilità di tutti gli stabilimenti di una città, per la semplice contabilità domestica, come le verdure, il latte, ecc. allora stiamo sottoutilizzando drasticamente il potenziale della macchina.
Allo stesso modo, gli esseri umani, che sono incarnazioni della forza e della felicità suprema, usano questa vita preziosa per perseguire gioie banali. Sia un facchino che uno scienziato usano la testa per il loro lavoro. Il facchino la usa solo per trasportare i bagagli, mentre lo scienziato la usa per svelare i misteri dell’universo. In questo modo, tutti noi abbiamo lo stesso potenziale interiore, ma dobbiamo svilupparlo pienamente. Quando un pensiero sorge nella nostra mente, si manifesta immediatamente come parole o azioni. Non c’è intervallo di tempo tra i pensieri e le azioni. Per esempio, se ci arrabbiamo con qualcuno, non ci prendiamo il tempo di capire le circostanze dell’altra persona. Spesso reagiamo immediatamente urlando o addirittura tirando un pugno. Non c’è spazio tra il pensiero e le nostre parole e azioni. Quando agiamo senza capire la situazione dell’altro, spesso diventiamo noi stessi degli stupidi. Se non abbiamo il controllo sulle nostre emozioni fugaci, ci mettiamo in situazioni pericolose. Quando la luce della consapevolezza risplende, ci sarà un intervallo di tempo tra i nostri pensieri e le nostre azioni. I semi lasciati ad arrostire sotto il sole non germoglieranno mai. Allo stesso modo, alla luce della consapevolezza, i semi delle nostre vāsana [tendenze latenti] non germoglieranno. Quando questo spazio è presente, acquisiamo la capacità di perdonare e di allontanarci dalla situazione con un atteggiamento di distacco come fossimo un testimone.
La nostra mente è come una vecchia auto. In una vecchia auto, se si sta guidando velocemente e si preme il freno, si fermerà solo dopo aver sbattuto contro qualcosa. Allo stesso modo, la nostra mente non ci ascolta. Se le diciamo di non fare qualcosa, farà esattamente il contrario. E se le diciamo di fare qualcos’altro, non lo farà. Questo perché la mente non è sotto il nostro controllo.
Possiamo ottenere centinaia di migliaia di fiammiferi da un singolo albero. Ma possiamo bruciare un intero albero con un solo fiammifero. Allo stesso modo, un solo pensiero o parola negativa ha il potere di distruggere il mondo intero. Ecco perché Amma ci ricorda sempre di avere consapevolezza in ogni singola parola, azione e pensiero.
Questa vita umana è destinata a nascere nell’amore, a vivere nell’amore e a finire nell’amore. In verità, non c’è fine all’amore puro. L’amore collega ogni essere della creazione. Che si tratti di esseri umani o di animali, è la forza dell’amore che lega un bambino a sua madre e una madre a suo figlio. Purtroppo, oggi, anche se la maggior parte di noi trascorre tutta la vita alla ricerca dell’amore, di solito moriamo senza averlo mai trovato.
In realtà, il sentimento più vicino al nostro Vero Sé, e a noi più familiare, è l’amore. È la nostra vera natura. Per “vera natura”, Amma intende ciò che non può essere cambiato. Può essere temporaneamente nascosta a noi, ma non può mai essere distrutta. Nessuno potrà mai distruggere la sua effervescenza. È per sempre dentro di noi, come nostra essenza, una parte inseparabile del nostro essere.
Amma ritiene che la crescente diffusione dell’abuso di sostanze tra i giovani, la disponibilità di contenuti sessualmente espliciti su Internet e alcuni videogiochi violenti rappresentino una minaccia piú grande di una potenziale terza guerra mondiale.
Per questo motivo i genitori dovrebbero trasmettere ai loro figli un buon sistema di valori fin dalla più tenera età. I genitori dovrebbero accendere la lampada della conoscenza nel cuore dei loro figli quando sono piccoli. È il loro esempio che formerà il carattere dei figli. Ecco perché tutti noi dovremmo cercare di essere virtuosi nelle nostre azioni. Che lo sappiamo o no, qualcuno potrebbe cercare di emulare il nostro esempio nella sua vita. Più spazio creiamo per gli altri nel nostro cuore, più felicità sperimentiamo. Più il nostro ego cresce, meno felicità sperimentiamo. La legge della natura e della vita è l’altruismo. Ecco perché le persone che non riescono a controllare il proprio ego e il proprio egocentrismo non possono godere appieno della vita: perché cercano di vivere contro la legge della Natura.
Gli esseri umani sono solo un minuscolo granello in questo universo infinito. All’altro capo dello spettro c’è la potenza sconfinata del cosmo. Mentre l’intero universo e tutte le sue creature si muovono in armonia e in sincronia, dobbiamo ricordare che siamo gli unici esseri viventi che cercano di muoversi contro questo flusso.
Al contrario, quando ci muoviamo con la legge della natura, vivendo in modo altruistico, diventiamo automaticamente pacifici e felici. La vita è breve. In questo piccolo lasso di tempo, almeno noi stessi dovremmo essere in grado di essere felici e di portare felicità agli altri.
Gli esseri umani hanno imparato a nuotare come un pesce e a volare come un uccello, ma abbiamo dimenticato come camminare e parlare come un essere umano decente. Anche un lombrico nasce, si procrea e muore. Cosa stiamo facendo di diverso, anche se abbiamo una nascita umana superiore?
Almeno il lombrico fertilizza il suolo durante la sua vita. Gli esseri umani, invece, lasciano questo mondo solo dopo aver sfruttato la terra e inquinato l’ambiente. Dobbiamo riflettere su ciò che siamo in grado di dare al mondo, piuttosto che concentrarci su ciò che siamo in grado di prendere da esso.
Quando l’amore riempie il cuore e trabocca, intorno a noi sbocciano fiori di pace. Quando allineeremo i nostri occhi con il collirio dell’unità, tutte le differenze svaniranno. La via maestra per un mondo bello e inclusivo è la via della visione paritaria. Quando questa visione paritaria aumenterà nella società, l’armonia perduta del mondo potrà essere riconquistata. Amma offre una preghiera al Paramātmā affinché questa visione di unità possa risplendere in tutti i suoi figli!