Monaco, Germania, 20-21 novembre – Tour Europeo 2017
I programmi di Amma a Monaco sono sempre caratterizzati da musica classica, poiché alcuni musicisti appartengono all’Orchestra Filarmonica di Monaco.
I musicisti trovano sempre il modo per offrire il loro tempo e il loro talento al programma di Amma, per il diletto di tutti i partecipanti. Quando Amma arriva sul palco, è accolta dai musicisti, vestiti con abiti tradizionali bavaresi.
La Sala Zenith, ove si tiene il programma di Amma, era una fabbrica trasformata in uno spazio eventi, e la camminata di Amma per raggiungere la sua stanza avviene su una passerella lungo il muro della sala principale del programma. Così i devoti sono sotto lo sguardo di Amma che cammina, sola e libera dalla folla, e si prende il suo tempo guardando indietro e sotto tutti i volontari mentre si avvia verso la sua stanza. Alla fine della camminata, applausi e grida di “Mata Rani Ki Jay!” segnano la chiusura del programma. Quest’anno il sentiero lungo la passerella è stato adornato con cuori di cioccolato con su scritto “Grazie Amma” in onore del 30° anniversario della sua visita.
Un altro momento clou del programma è stato la danza attorno al palo della cuccagna, tipica della Baviera, durante la quale i volontari hanno creato bellissimi disegni con nastri che si estendevano dalle aste.
Gli ospiti speciali a questo programma di Amma includevano Sugandh Rajaram, console generale dell’India a Monaco e Rufus Beck, noto doppiatore e attore di teatro e cinema. Maria Kriester, che ha incontrato Amma nel 1987 in Austria durante il suo primo tour mondiale, e l’ha invitata a visitare Monaco, in qualità di uno dei principali organizzatori del programma di Amma a Monaco per più di vent’anni ha detto: “Come possiamo ringraziare Amma per questo magnifico regalo del suo amore? Le parole non sono sufficienti a esprimere la nostra gratitudine. Possiamo solo ringraziarla integrando nelle nostre stesse vite tutti i valori spirituali di cui parla e che incarna. Quando diventiamo meno egoisti nei nostri pensieri, quando le nostre parole sono amichevoli e affettuose, e quando diventiamo più compassionevoli e umili nelle nostre azioni, allora Amma è contenta perché abbiamo usato la sua presenza nel modo migliore. A nome di tutti i volontari della Germania, cara Amma, voglio esprimere omaggio e gratitudine per mantenerci nel tuo eterno abbraccio. Grazie Amma”.
Rajaram ha affermato : “Con il cuore pieno di gioia, vorrei dare il benvenuto ad Amma a Monaco ed esprimere il mio più profondo rispetto verso di lei. Da molti anni, Amma porta la luce della spiritualità e della cultura indiana in tutto il mondo. Vorrei cogliere quest’opportunità per ringraziare Amma dal più profondo del cuore per essere venuta a Monaco e averci benedetto”.
Rufus Beck ha detto : “Ho avuto l’opportunità di passare del tempo con Amma. Abbiamo riso molto assieme ed è stata davvero come una madre per me. Sono stato molto, molto bene… Amma è in viaggio per toccare e ispirare le persone a fare i primi passi per cambiare questo mondo in meglio attraverso l’amore… lasciatemi rendere omaggio ad Amma con una frase di Neil Armstrong, il primo uomo che ha messo piede sulla luna. Egli disse: ‘È un piccolo passo per l’uomo, un balzo enorme per il genere umano’”.
Nel suo personale discorso alla folla, Amma ha posto l’accento sull’importanza di essere consapevoli nelle nostre interazioni con gli altri: “Ogni singola persona ha traumi e dolori nascosti che provengono dal passato. Dovremmo fare attenzione quando giudichiamo le persone. La pazienza è il potere più grande: risveglia il bene in noi e nel nostro prossimo”.
Alla chiusura delle celebrazioni della 30° visita di Amma a Monaco, i musicisti classici hanno guidato l’intera sala nel canto di un bellissimo inno “Joy to the World, Amma has come” (Gioia al mondo, Amma è qui). Non appena la folla ha iniziato a intonarlo, d’improvviso, palloncini multicolore a forma di cuore hanno iniziato a scendere dai travi, prima 5, poi 10, poi dozzine e centinaia. Non appena i palloncini raggiungevano la folla sotto, la gente li rimandava in aria, impedendo che cadessero al suolo. Il risultato è stato che nonostante i palloncini continuassero a discendere, quelli già caduti risalivano, formando una bellissima danza di cuori, tenuta in alto dall’attenzione dei volontari in basso. Era una visione magica, resa ancor più suggestiva dalla canzone che riverberava nella sala. Anche se è durata solo alcuni minuti, il tempo è sembrato dilatarsi, ed è stata una scena e un momento che non verrà scordato, una perla d’amore e celebrazione di compassione che resterà impressa nei cuori di tutti coloro che erano presenti.