Volontari in tutta la Francia settimanalmente percorrono le strade cittadine per incontrare le persone che ci vivono. Costruiscono con loro relazioni a lungo termine con l’obiettivo di creare un collegamento con la società che gli ha emarginati. Pierre è uno dei fondatori dell’iniziativa per l’assistenza ai senzatetto di ETW France (Embracing the World). L’idea di avviare il progetto a Parigi è nata nel 2011 quando il numero di persone senza una casa stava aumentando. Il team di volontari ha iniziato da zero, è andato a vedere di cosa avessero bisogno le persone e si è subito messo in contatto con organizzazioni e ONG consolidate per impararne i protocolli.
“Abbiamo deciso di concentrarci nell’agire come volontari di Amma, accettare incondizionatamente e a cuore aperto tutti quelli che incontriamo“, dice Pierre, “non andiamo con molto, ma stabiliamo da subito rapporti di fiducia. Facciamo visite settimanali, sempre lo stesso giro, incontrando le stesse persone. Sanno che ci vedranno e questo crea un legame”.
Il progetto conosciuto come “Les Maraudes”, che può essere tradotto “I vagabondi”, è ora attivo anche nelle città di Lione, Marsiglia, Tolosa, Grenoble, Clermont-Ferrand, Le Havre, Chartres, Lorient e Dreux. “E se fossi io?” è il pensiero costante con cui lavorano i volontari.
I team di circa tre o quattro persone, iniziano offrendo cibo, bevande calde, vestiti, materiale sanitario, coperte ma anche cappelli caldi fatti a maglia dai volontari. Questo sostegno immediato contribuisce a creare un atteggiamento di cura verso le persone che vivono in situazioni precarie.
“Ci dedichiamo a cose semplici, magari una zuppa fatta in casa con verdure biologiche, solo per rompere il ghiaccio e stabilire un legame. In questo modo, molte persone cominciano con il darci il benvenuto mentre noi cerchiamo di scaldare i loro cuori”, continua Pierre.
In Francia esiste un numero di emergenza, il 115, che i senzatetto possono chiamare per avere subito un riparo temporaneo. Esistono anche molti altri gruppi di sostegno che vanno nelle strade con obiettivi specifici come fornire assistenza medica, distribuire cibo, permettere l’accesso ai beni di prima necessità e così via.
ETW France ha deciso di adottare un approccio per creare un accesso ai servizi già esistenti stabilendo relazioni costanti con le persone senza fissa dimora. I volontari registrano infatti le informazioni sulle persone che incontrano e controllano come stanno.
Una volta guadagnata la loro fiducia, i volontari forniscono informazioni ai beneficiari per accedere alle risorse per i loro bisogni a lungo termine, come per esempio servizi per la fornitura di cibo, per l’alloggio, per l’assistenza sanitaria e per il sostegno psicologico. “Semplicemente ascoltandoli creiamo un legame con i senzatetto”, dice Lydie, un’altra volontaria. “Il lavoro umanitario di Amma riguarda l’amore in azione e questo è ciò di cui il mondo ha bisogno. La povertà è una creazione dell’umanità ma una mano tesa con un sorriso, un ascolto partecipato, la condivisione di una zuppa, anche questo è qualcosa che l’umanità può creare”.
Le squadre di volontari di Amma sono in contatto con gli assistenti sociali che possono accedere alle risorse per il reinserimento nella società dei senzatetto, tra cui i sostegni governativi, l’alloggio, l’istruzione e la formazione professionale. Spesso i senzatetto che si incontrano dicono di non fidarsi degli assistenti sociali e in questo caso i volontari mantengono il rapporto e la volta successiva ci riprovano.
“Hanno il diritto di dire no. Non possiamo forzare nessuno. Spieghiamo che ci siamo e diciamo loro: – Sei stufo?. Lo capisco!”, conclude Pierre.
Il lavoro dei volontari richiede una formazione, poiché il lavoro nelle strade comporta alcuni rischi. Ogni squadra ha qualcuno che dà uno sguardo all’ambiente circostante e segnala i passi da fare. La maggior parte dei senzatetto si trova in uno stato di disagio e talvolta mostra comportamenti aggressivi. L’abuso di sostanze è un problema comune e questo deve essere valutato attentamente ad ogni interazione.
Hervé racconta che all’inizio il lavoro di volontariato era una sfida: “All’inizio ero bloccato nei miei pensieri e mettevo me stesso al primo posto! Ora ho capito che essere sinceri, autentici e stabiliti nell’amore fa sparire le sfide. Durante questi incontri siamo una cosa sola. Se questa impressione di unità svanisce è perché la ragione ha ripreso il sopravvento sul sentimento”.
Il progetto mantiene un approccio pratico basato sui comportamenti da tenere e da non tenere nell’interazione con i senzatetto. Ogni nuovo partecipante studia i manuali creati da “Les Maraudes” basati su documenti del governo francese. Il lavoro nelle strade comincia insieme con membri esperti del team. I volontari devono decidere chiaramente se questa è un’attività che fa davvero per loro perché quello che si fa richiede persone con i piedi ben saldi per terra.
“A volte il comportamento dei senzatetto può essere scortese. Quando siamo stressati noi entriamo nelle nostre stanze e chiudiamo la porta. Queste persone non hanno porte da chiudere”, afferma Pierre.
“I nostri volontari devono imparare a gestire queste interazioni comportamentali e l’impatto che possono avere su loro stessi. Interagire con i senzatetto da alcuni è visto come un tabù e a volte le persone si spaventano. I volontari hanno anche paura di non dire o fare la cosa giusta, certe volte. Per questo abbiamo degli psicologi che sostengono i volontari quando hanno bisogno di aiuto”.
“Les Maraudes” ha anche creato una rete globale di volontari che si incontrano una volta al mese online per sostenersi a vicenda e una volta all’anno organizzano un ritiro in presenza presso il “Centre Amma, Ferme du Plessis” a Pontgouin, nel nord della Francia.
Nel corso degli anni sono nati altri approcci innovativi. A Chartres, per esempio è stata avviata una collaborazione con gli assistenti sociali della zona per portare i senzatetto al Centro di Amma di Pontgouin per ritiri di una settimana. A Dreux, due volontari lavorano con un assistente sociale per aiutare nel reinserimento delle persone nella società.
“Le persone che incontriamo sono molto felici. Non abbiamo molto da dare, ma i senzatetto che assistiamo dicono che stiamo facendo una grande differenza nella loro vita. In realtà siamo noi a beneficiarne di più. Quando facciamo il nostro servizio, ci sentiamo così bene. Siamo trasformati. Sta cambiando la nostra vita”, dice Pierre.
“Les Maraudes” è un’iniziativa che non richiede molte risorse fisiche ciò che serve è soprattutto tempo. Se siete interessati a creare un progetto simile per i senzatetto della vostra zona, potete contattarci scrivendo a: maraudes@etw-france.org