Amma visita il campo di soccorso per lo tsunami in Giappone
Tokyo, 25 Luglio 2011
Durante i programmi che si sono tenuti a Tokyo, molte persone provenienti dalle aree colpite dallo tsunami sono venute da Amma in cerca di conforto e di consiglio. Qualcuno è scoppiato in lacrime tra le sue braccia, condividendo con lei la propria afflizione. La gente ha espresso la propria preoccupazione sulla minaccia radioattiva; qualcuno era ansioso di sapere se i propri figli e la generazione futura saranno salvi dalle radiazioni e dalle calamità naturali che affliggono costantemente il Giappone.
Vedendo il loro dolore e la loro pena, Amma ha deciso di visitare l’area disastrata e uno dei campi di soccorso.
Finito il programma, alle 17.30 Amma si è subito recata al campo di Tagajo Sports Complex, a 500 km di distanza. Questo posto è attualmente utilizzato come centro di soccorso per i profughi della comunità.
Amma è stata accompagnata a visitare il complesso e ha visto gli alloggi temporanei separati gli uni dagli altri da pareti di cartone.
Amma si è rivolta ai rifugiati dicendo: “Voi state vivendo un’esperienza molto dolorosa e non siete ancora usciti dallo stato di shock. La situazione è tale che nessuna parola può darvi pace. Amma è qui solo per condividere l’angoscia che state provando. Nella vita, quando accadono certe situazioni, non si può fare altro che accettarle. Questa è una di quelle. Se chiedi ad un musicista da dove proviene la musica, lui ti risponderà: “proviene dalle mie dita”, o “dalla mia gola”, o “dal mio cuore”. Ma se operiamo il dito, la gola o il cuore, non troveremo la musica. In effetti la musica proviene da qualcosa che va oltre tutto ciò.
Dobbiamo capire il limite delle nostre azioni, e il posto della grazia di Dio nella nostra vita. Mantenete fede in questo potere, figli miei, e pregate per la grazia. Come qualunque altra decisione, la felicità è anch’essa una decisione. Abbiate determinazione, qualunque cosa accada, pensate “io sarò felice, sarò coraggioso”. Senza perdere fiducia in voi stessi o fede in Dio, andate avanti.”
Dopo qualche minuto di meditazione in silenzio, Amma ha guidato il gruppo nella recita di preghiere per i defunti.
Amma ha abbracciato e consolato ogni residente, offrendo loro la sua spalla su cui ognuno ha alleggerito le proprie tristezze. Il volto di Amma rifletteva le loro afflizioni; le lacrime fluivano dai loro occhi e anche dai suoi. Sapendo che quelle persone avevano perso tutto, Amma ha donato loro delle cose per aiutare anche materialmente a migliorare la loro vita lì al centro.
Amma ha anche visitato le aree colpite più pesantemente della regione costiera Shichigahama. In alcuni luoghi c’è stata una distruzione completa, in altri si potevano appena riconoscere le fondamenta delle case dei vicini.
Sulla spiaggia di Shichigahama, guardando l’Oceano Pacifico, Amma ha chiesto a tutti di pregare per la pace e l’armonia nella natura.
Amma ha offerto un bouquet di fiori all’oceano, avanzando un poco nell’acqua, salutandolo con reverenza. Poi è rimasta in piedi a fissare l’orizzonte per un po’, quindi ha incoraggiato il gruppo a fare lo stesso offrendo i propri fiori.
I fiori rosa sono stati portati via dal mare insieme alle preghiere recitate da ciascuno.
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